Prosecco doc, 2018 con i fiocchi: all’estero si brinda sempre più italiano

Si chiuderà con +6% vendite, superata soglia 460 mln bottiglie

DIC 27, 2018 -

Roma, 27 dic. (askanews) – Un “marchio di fabbrica” italiano, che però riscuote tanti consensi anche all’estero. La Denominazione di origine controllata Prosecco festeggia i 10 anni nel 2019 e quest’anno si chiuderà con un +6 per cento di vendite in volume, superando così la soglia dei 460 milioni di bottiglie, il 75 per cento delle quali destinato all’estero.

“Possiamo dirci orgogliosi di quanto siamo riusciti a concretizzare”, ha affermato il presidente del Consorzio di tutela, Stefano Zanette, inaugurando la conferenza stampa di fine anno, “Un ringraziamento speciale va al Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha creduto in questo progetto, rivelandosi la persona giusta nel momento giusto. In questi anni il Consorzio ha lavorato con accelerazione costante, permettendo al Prosecco di crescere”.

I dati 2018 sono lusinghieri, con un risultato della vendemmia di 3,6 milioni di ettolitri, vale a dire una crescita del 10,8 per cento rispetto alla precedente stagione. Dopo l’Italia il principale mercato è quello inglese (109 milioni di bottiglie) che fa registrare, a dispetto di una leggera diminuzione in quantità, un aumento in valore dell’1,3 per cento.

Dato che fa riflettere è l’ulteriore crescita della Francia, patria dello champagne, che tuttavia con il +14 per cento in volume si conferma quarto bacino esportativo a livello mondiale, con 15 milioni di bottiglie, dopo Stati Uniti (73 milioni e +5 per cento sul 2017) e la Germania (41 milioni, +6 per cento).

“La parola d’ordine per il 2018 è stata ‘promozione’ e lo sarà anche per il 2019 – ha promesso Zanette -. Le attività compiute negli ultimi 12 mesi si sono concentrate in 8 nazioni chiave. Siamo convinti che sia doveroso lavorare in modo unitario e univoco specie su questo fronte, per essere più forti e incisivi, comunicando e valorizzando le differenze”.