## Russia, è boom per l’hockey, lo sport giocato dai potenti

Roman Rotenberg: soprannome nazionale Red Machine è nuovo brand

DIC 27, 2018 -

Mosca, 27 dic. (askanews) – Spirito di squadra, forza e potenza. L’hockey in Russia è tornato alla popolarità di un tempo. Basta assistere a un’amichevole e si capisce quanto possa riscaldare la platea questo gioco su ghiaccio. E proprio come ai tempi dell’Unione Sovietica sta riacquistando anche la sua aura “patriottica”. Non a caso anche il leader del Cremlino Vladimir Putin ha iniziato a colpire il puck. E con lui gioca chi conta. Ministri e capitani d’azienda. Regalando una nuova giovinezza a una disciplina olimpica che per l’Urss non era semplicemente lo sport nazionale. Con esso infatti i sovietici, dal 1954 al 1991, partendo da zero, si imposero come una delle squadre più forti della storia, vincendo quasi tutti i campionati mondiali e i tornei olimpici a cui presero parte. “L’hockey è uno degli sport più popolari in Russia: uno studio Nielsen ha mostrato che circa l’80% dei russi segue regolarmente la nazionale” afferma in un’intervista con askanews Roman Rotenberg, primo vice presidente della Russian Ice Hockey Federation. “L’hockey ha il maggior numero di fan: fan fedeli che supportano la loro squadra preferita, indipendentemente dai risultati. Naturalmente, l’hockey fa parte dell’educazione patriottica dei giovani, attraverso lo sport e il sostegno del loro Paese nell’arena internazionale”.

Roman Rotenberg, 37 anni, è intervenuto a metà dicembre al World Hockey Forum a Mosca dove ha lanciato un brand che è già un programma e un manifesto di quello che si vuol fare di questo sport. “Stiamo attivamente sviluppando il marchio Red Machine, che è un simbolo del grande patrimonio nazionale”. “Krasnaja Mashina” in russo, o “Red Machine” in inglese, era il soprannome della nazionale di hockey già dai tempi dell’Urss. Anzi era qualcosa di più. Una formula evocativa. Un abracadabra capace di far apparire nella mente, di tifosi e non, la velocità, la forza e la capacità travolgente di giocatori ormai entrati nel mito, come Alexander Maltsev o Sergei Makarov, Vladislav Tretiak o Vyacheslav Fetisov o ancora Valeri Kharlamov. “Il logo del marchio è costituito dalla scritta “Red Machine” e dalle stelle, che simboleggiano la vittoria dell’hockey russo ai Giochi olimpici” spiega Rotenberg, per poi aggiungere con un certo orgoglio: “Dal febbraio 2018, la nona stella si è illuminata sul logo: “Red Machine” è il collegamento di tutti gli elementi del nostro hockey. Ad esempio, il programma di allenamento per i giocatori di hockey si chiama così, e con questo marchio vengono prodotti gadget e per i fan. Ma non siamo limitati unicamente alla Russia e stiamo attivamente lavorando per espandere la geografia della presenza di questa Macchina Rossa al mondo intero”.(Segue)