Mosca, 24 gen. (askanews) – La Russia continua a considerare il Venezuela un partner strategico e dice di voler sorvegliare la sovranità di Caracas, precisando che nella possibilità – più che remota – di un intervento militare Usa, il tutto di trasformerebbe in “una catastrofe”. Il viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov in un’intervista alla rivista russa “Mezhdunarodnaja Zhizn”, parla di aspirazioni di alcuni stati, “compresi gli Stati Uniti”, a usare differenti piattaforme per “aumentare la pressione sul Venezuela”, ma Mosca proseguirà la cooperazione materiale e pratica con Caracas in vari settori, ha dichiarato il viceministro. “La cooperazione materiale, la cooperazione pratica tra Russia e Venezuela continua in varie aree”, ha detto Ryabkov in un’intervista, sottolineando che Mosca è “completamente contraria” a ridurre questa cooperazione.
Mosca si rammarica del fatto che l’Organizzazione degli stati americani sia stata “coinvolta” in quella che viene definita: crescente pressione sulle legittime autorità del Venezuela. “Osservando lo sviluppo della situazione in Venezuela, vediamo il desiderio di un certo gruppo di paesi, e gli Stati Uniti tra loro, di usare ogni sorta di piattaforme, compresa l’Organizzazione degli Stati americani, per aumentare la pressione sul Venezuela amichevole con tutti i tipi di pretesti”, ha detto Ryabkov in un’intervista alla rivista.
Mosca prevede che in un prossimo periodo “sarà pieno di nuovi tentativi di offuscare la politica di Caracas, di aggiungere altra benzina sul fuoco nei processi interni più complessi in atto nel Paese, impedire la prosecuzione del dialogo intra venezuelano, prevenire le forze costruttive, per facilitare il dialogo e in generale sempre più per spostare la bussola regionale nella direzione della pressione”.
“Ne parliamo apertamente … A quanto pare, dovremo chiarire ulteriormente la nostra posizione in modo chiaro e distinto. Ma abbiamo sostenuto e sosterremo un Venezuela amichevole, nostro partner strategico”, ha sottolineato il diplomatico.