##Primo round “regionarie” M5S, a centinaia in corsa nel Lazio

I 10 più votati andranno al ballottaggio per il candidato presidente

OTT 9, 2017 -

Roma, 9 ott. (askanews) – Sono “sette-ottocento” le candidature “spontanee” in vista della consultazione on line degli iscritti al Movimento 5 stelle nel Lazio. In palio in queste “regionarie” quaranta posti in lista per aspiranti consiglieri regionali (il gruppo del M5S, all’opposizione della giunta di centrosinistra guidata da Nicola Zingaretti, attualmente ne conta sette) e soprattutto un posto di candidato presidente della Regione.

Si vota domani, sulla piattaforma Rousseau, come anticipato, in modo un po’ irrituale, in un polemico post su Facebook dal consigliere Davide Barillari, già candidato presidente regionale nella precedente tornata del 2013. Il bacino elettorale si aggira sui 12-14mila potenziali votanti, tanti quanti sono gli “iscritti certificati” al M5S nel Lazio, in gran parte residenti a Roma e provincia (questi ultimi 9.800 circa, secondo quanto riferiscono fonti stellate).

Si vota su base provinciale “nel rispetto delle quote di genere”, quindi almeno un terzo dei prescelti dovrà appartenere al genere meno rappresentato. Il 14 di ottobre, sabato prossimo, è prevista la proclamazione del candidato presidente in occasione di “Condivisione 5 stelle”, una manifestazione in programma a Marino, tra le colline dei Castelli romani. Ma per arrivare alla proclamazione c’è un passaggio intermedio: il ballottaggio. Al quale parteciperanno i dieci più votati al primo turno, a condizione che siano in possesso dei requisiti: in particolare, quello di aver già svolto almeno un mandato elettivo. Sarà un voto ponderato: in sostanza, visto lo squilibrio fra gli iscritti romani e quelli delle altre province, dovrebbero figurare fra i dieci, oltre ai candidati dela città metropolitana di Roma, un candidato per provincia da Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo.

Al di là delle procedure elettorali, però, nel M5S del Lazio non mancano le tensioni: Barillari ha denunciato di essere stato “lasciato solo” in una contesa interna dalle colleghe consigliere Valentina Corrado e Gaia Pernarella. E tra i 5 stelle si dice che il suo tentativo di ricandidarsi alla guida della pattuglia stellata – in una tornata nella quale i seguaci di Beppe Grillo e Luigi Di Maio non disperano di poter correre addirittura per la vittoria finale – sia stata probabilmente stimolata proprio dall’annuncio della candidatura della rivale Corrado, “sponsorizzata” dalla sindaca di Roma Virginia Raggi.

Ma il nome di maggior peso nelle primarie on line dei 5 stelle dovrebbe essere quello di Roberta Lombardi. Prima e storica capogruppo alla Camera, protagonista del mitico streaming con Pier Luigi Bersani, è stata per un po’ messa ai margini dopo gli scontri con la sindaca Raggi e con il discusso (e in parte sotto processo) entourage della prima cittadina. Alla fine comunque ha ritrovato una sintonia con Grillo e con Davide Casaleggio, e non ha mai smesso di coltivare con cura il suo rapporto con il territorio e con i gruppi locali del M5S. Lombardi parte i pole position, specie se si proietta il meccanismo nazionale su quello regionale: maggiore visibilità televisiva uguale leadership, come è accaduto per il candidato premier Luigi Di Maio. Da domani però si passa dalle previsioni al conteggio dei voti on line.