Mattarella: lavoro ai giovani è priorità,serve pensare al domani

È impegno che deve essere preso "a tutti i livelli di governo". Ripensare welfarwe senza demolirlo

NOV 30, 2017 -

Roma, 30 nov. (askanews) – “Abbiamo grande bisogno – come persone e come società – di pensare al domani”. Per questo motivo “creare lavoro è una priorità a tutti i livelli di governo. Occorre continuamente rafforzarne i presupposti e le condizioni normative, fiscali, sociali. Allo Stato il dovere di sostenere sforzi di sviluppo e di inclusione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale nel corso della cerimonia di consegna delle onorificenze ai nuovi cavalieri del lavoro.

Mattarella non ha dubbi, “sono i nostri giovani ad aver pagato in misura maggiore il prezzo della crisi”. A questo punto, ha aggiunto, “la mobilità nello studio, nella ricerca, nel lavoro è utile ai giovani e alla società. Ma quando l’esodo dall’Italia – ha avvertito il capo dello Stato – è determinato da una costrizione, e quando il rientro è reso problematico, se non addirittura impossibile, allora si registra un danno molto pesante ed è necessario porre rimedio”.

Lo Stato deve fare il suo dovere come detto, ha proseguito, ma “è anzitutto l’impresa a produrre il lavoro. È necessario il coraggio degli imprenditori, la loro capacità di stare sul mercato, di sostenere la competizione, di migliorare la propria posizione. Vale a dire quello che questa mattina premiamo”.

“Il compito che abbiamo davanti – ha inoltre sollecitato il capo dello Stato- è quello di ripensare il legame tra il lavoro e il welfare per aggiornarlo alle nuove domande, non certo per demolire il modello sociale europeo, base di democrazia con il suo criterio universale di cittadinanza”. E “non dobbiamo avere paura di innovare, di misurarci con nuove sfide, di entrare in nuovi mercati”. Ma per fare tutto questo al meglio, ha aggiunto, “è necessario progettare, guidare il cambiamento”.

Da qui “il potenziamento delle conoscenze, delle competenze, della formazione rappresenta una priorità fortemente connessa al lavoro. La scuola e la conoscenza restituiscono sempre, con ampi interessi, ogni investimento compiuto”. Certo, sono state ancora le parole di Mattarella, l’automazione e la robotica “possono ridimensionare – nel medio e nel lungo periodo – l’offerta in termini di ore di lavoro anche se può offrirci, anche nel breve, diverse opportunità anche in campi inediti”.

L’impresa e le altre parti sociali, quindi , ha concluso il presidente della Repubblica “hanno un ruolo fondamentale nel gestire al meglio questi cambiamenti”.