Cremonesi: locali Aler a Forza Nuova, intervenga regione

"Non servono altre verifiche, si revochi affitto"

DIC 5, 2017 -

Milano, 5 dic. (askanews) – “Mi fa piacere che la giunta condanni quanto finora accaduto in via Palmieri 1 a Milano, nei locali assegnati attraverso un’associazione prestanome a Forza Nuova. E anche che preveda di procedere con un’attività ispettiva se gli accertamenti e le diffide di Aler non dovessero avere seguito. Ma il punto è che non servono ulteriori prove: una quantità enorme di materiale, da volantini a siti internet, indica quello spazio come sede del movimento dell’estrema destra”. Lo ha affermato Chiara Cremonesi, capogruppo regionale Insieme x la Lombardia, commentando la risposta ottenuta in Aula dall’assessore Fabrizio Sala in merito al suo question time sull’edificio che Aler ha affittato nel 2013 all’associazione Uniti per il quartiere, dietro la quale si nasconde Forza Nuova. “Ora – ha proseguito – ci aspettiamo che la Regione sia conseguente a quanto sostenuto oggi in Aula dall’assessore Sala e nei giorni scorsi dal presidente Maroni. E che lo sia da subito. Perché, tra verifiche e rinvii, intanto sono già passati più di quattro anni da quando un alloggio pubblico è stato affittato a un’organizzazione estremista”.

“In questi anni – ha proseguito Cremonesi – la questione è stata già più volte sollevata dall’Anpi. L’ex consigliera Lucia Castellano a suo tempo e io stessa nei mesi scorsi abbiamo scritto al presidente Aler, senza mai avere riscontri. Non serve a nulla una lettera che richiami all’ordine l’associazione Uniti per il quartiere, unico atto di Aler anche dopo l’episodio dello striscione ‘partigiani assassini e stupratori’ appeso fuori dalla sede il 25 aprile. Occorre che l’affitto sia immediatamente revocato, visto che esistono un tema di irregolarità del contratto e uno, ancora più rilevante, tutto politico: va impedita qualsiasi legittimazione di soggetti che non rispettano i valori della costituzione nata dall’antifascismo. E tantomeno è accettabile – ha concluso – che sia loro riconosciuta un’assegnazione agevolata di locali pubblici”.