Da Gentiloni, Renzi e Di Maio un invito alla calma dopo i fatti di Macerata

Il premier: "Confido nel senso di responsabilità di tutte le forze politiche"

FEB 3, 2018 -

Roma, 3 feb. (askanews) – “Confido nel senso di responsabilità di tutte le forze politiche: comportamenti criminali non possono avere alcuna motivazione ideologica. I delinquenti sono delinquenti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, parlando a Palazzo Chigi dei fatti di Macerata, dove un 28enne originario di Tolentino, Luca Traini, è accusato di aver sparato dalla sua auto in corsa contro alcuni stranieri, ferendone sei. Il giovane è stato fermato. Secondo diversi media locali Traini in passato ha avuto un legame con la Lega ed è stato candidato alle elezioni amministrative del 2017 a Corridonia.

Gentiloni ha assicurato che “lo Stato sarà particolarmente severo verso chiunque pensi di alimentare una spirale di violenza. Fermiamo questo rischio subito, insieme. L’odio e la violenza non riusciranno a dividerci. Il popolo italiano saprà stringersi intorno alle istituzioni e ai comuni valori della Repubblica”.

Anche il segretario del Pd, Matteo Renzi, su Facebook, ha commentato l’episodio invitando alla calma: “Dopo i fatti di Macerata, vorrei fare un appello a tutti, ma proprio a tutti, alla calma e alla responsabilità”. “L’uomo che ha sparato, colpendo sei coetanei di colore, è – dice il leader Pd – una persona squallida e folle. Ma lo Stato è più forte di lui e lo ha catturato grazie al coraggio delle forze dell’ordine cui va – una volta di più – la nostra gratitudine”.

“Quell’uomo – scrive ancora – si è candidato con la Lega Nord e oggi ha sparato anche alla sede del PD di Macerata prima di essere catturato: verrebbe facile tenere alta la polemica verso chi ogni giorno alimenta l’odio contro di noi. Ma sarebbe un errore: è tempo di calma e di responsabilità, davvero. Abbassiamo subito i toni, tutti. Non strumentalizziamo questa vicenda. Lasciamo la campagna elettorale fuori da questo terribile evento. Lo Stato c’è”.

Il candidato premier per il Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, questo pomeriggio a Caltanisetta, ha da parte sua lanciato “un appello a tutti i leader dei partiti. Restiamo in silenzio e non facciamo campagna elettorale sulla pelle della ragazza uccisa, e dei feriti di oggi”.

“E’ già partita la querelle tra i partiti politici, con accuse reciproche – ha aggiunto Di Maio -. Io faccio un appello alla sobrietà e al rispetto sia dei feriti di oggi sia della vittima di qualche giorno fa. Non è possibile che anche su una tragedia del genere si debba iniziare a fare la campagna elettorale”.

La vice presidente della Camera ed esponente di Liberi e uguali, Laura Boldrini, ha invece scritto sempre su Facebook: ” “Quanto accaduto oggi a Macerata dimostra che incitare all’odio e sdoganare il fascismo, come fa Salvini, ha delle conseguenze: può provocare azioni violente e trasforma le nostre città in un far west seminando panico tra i cittadini. Basta odio, Salvini chieda scusa per tutto quello che sta accadendo”.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, a sua volta ha commentato: “Chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle”. Poi “è chiaro ed evidente che un’immigrazione fuori controllo, un’invasione come quella organizzata, voluta e finanziata in questi anni, porta allo scontro sociale”.

“Non vedo l’ora di andare al governo – ha detto ai microfoni di Rainews24 – per riportare sicurezza, giustizia sociale, serenità in tutta Italia. Quindi nei termini previsti dalla legge, con la certezza della pena conto di riportare sicurezza e tranquillità nelle nostre città”.

Red