L’opinione dell’agenzia di rating Fitch sul “contratto” Lega-M5s

Sottolinea i rischi

MAG 21, 2018 -

New York, 21 mag. (askanews) – “L’accordo di governo tra i due partiti più populisti ed euroscettici d’Italia, aumenta i rischi per il profilo di credito della nazione, soprattutto attraverso un allentamento fiscale e potenziali danni alla fiducia”. Lo si legge in una analisi pubblicata oggi dall’agenzia di rating Fitch che sottolinea come il rischio dipenda da quanto Movimento Cinque Stelle e Lega saranno in grado di applicare il programma.

L’agenzia di rating ha sottolineato come il rischio che proviene dall’instabilità politica è stato alla base della bocciatura dell’Italia nell’aprile del 2017: il rating è stato portato a BBB con outlook stabile, analisi confermata anche a marzo 2018. Nonostante i due partiti abbiano tolto dalla bozza “alcune proposte tra cui la creazione di un meccanismo attraverso il quale i paesi dell’eurozona potevano uscire dalla moneta unica”, il programma “conferma l’impegno dei partiti verso misure che implicano una politica fiscale espansiva, aumentano l’incertezza sul settore bancario italiano e rendono più probabili gli scontri con le autorità dell’Eurozona”.

Tre dei punti centrali del programma – reddito di cittadinanza, la flat tax e cambiamenti all’età pensionabile – farebbero “aumentare in modo significativo il deficit del 2,3% dell’anno scorso”, continua il rapporto di Fitch. Infatti, le misure proposte per aumentare le entrate fiscali “non controbilancerebbero questi impegni e il programma non è in linea con l’obiettivo di riduzione del debito pubblico del governo che sta per insediarsi”. Per questo motivo l’agenzia crede che il deficit del 2018 supererà il 2% del Pil che aveva previsto a marzo.

C’è poi la questione del debito pubblico che Fitch definisce “estremamente alto”, visto che alla fine del 2017 era al 131,8% del Pil: rappresenta un fattore cruciale che tiene a freno il rating sul nostro Paese.

Nonostante Fitch sostenga che un’uscita dall’Eurozona sia “molto improbabile”, dato che le politiche anti-euro nella versione finale del programma sono state quasi del tutto eliminate, “tuttavia la loro presenta in una delle bozze iniziali mostra l’antipatia del M5S e della Lega per l’euro e la loro intenzione di fare pressione sulle regole fiscali dell’Europa”. Questa condizione fa aumentare i rischi di un aumento del debito pubblico e di reazioni destabilizzanti da parte “di attori economici e del mercato finanziario”.

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