Mattarella: non smarrire ricordo sofferenze di migranti italiani

Videomessaggio in occasione di debutto trasmissione su Rai Italia

OTT 8, 2018 -

Roma, 8 ott. (askanews) – “Per chi vive in Italia è sempre motivo di orgoglio sapere che le comunità di origine italiana si sono guadagnate, nel tempo, rispetto, stima, considerazione e simpatia per l’impegno dimostrato nel Paese che li ospita, in tanti campi. Questi successi, naturalmente, non possono far smarrire il ricordo di storie di sofferenza e di privazioni, affrontate con determinazione e con coraggio dai tanti migranti che partirono verso un destino ignoto per porre le basi di una condizione di vita nuova e solida, che non gli era possibile in Patria”. E’ quanto afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un video messaggio in occasione della prima puntata della trasmissione quotidiana “L’Italia con noi”, in onda da oggi sul canale Rai Italia e in streaming su Rai Play.

“L’emigrazione italiana ha spesso dimostrato – sottolinea il presidente – di saper dare un’impronta determinante nei Paesi di approdo, in termini di idee, di energia, di creatività: dalla politica, all’economia, dalla cultura, all’arte. E le comunità italiane vanno particolarmente ringraziate per la cura con cui si occupano anche di tenere vive, in ogni parte del mondo, la cultura e la lingua italiana”.

“Sono davvero lieto di poter inviare, attraverso le telecamere di “L’Italia con voi”, un saluto caloroso a tutti gli Italiani e agli amici dell’Italia che, in ogni parte del mondo, attraverso “Rai Italia” hanno la possibilità di rafforzare il legame con la vita della nostra Patria; e con la nostra, bellissima, lingua italiana” sottolinea il Capo dello Stato ricordando che “durante le mie visite all’estero, come Presidente della Repubblica, ho sempre incontrato le comunità italiane o d’origine italiana, che vivono la loro vita familiare e professionale al di fuori dei confini nazionali. Si tratta di italiani perfettamente integrati nei Paesi in cui vivono ma che non rinunciano alle proprie radici. Sono tanti. In circa cento anni, tra il 1876 e il 1975, sono emigrati dall’Italia quasi 26 milioni di Italiani. Si tratta davvero di una nazione fuori dalla nazione. Parliamo dei figli lontani, ai quali dalla madre Patria si guarda con ammirazione e con affetto particolari”.