Perché adesso c’è tensione tra Minniti e i renziani

Il ticket che non piace

NOV 17, 2018 -

Roma, 17 nov. (askanews) – L’annuncio della candidatura di Marco Minniti alla guida Pd dovrebbe arrivare domani – l’ex ministro è ospite di Lucia Annunziata a “1/2 ora in più”, ma i rapporti col mondo renziano sembrano sempre più complicati. L’area dell’ex premier vorrebbe affiancare Teresa Bellanova a Minniti, in un ticket per il congresso, come avvenne con Matteo Renzi e Maurizio Martina l’ultima volta. L’ipotesi, però, sembra non piacere affatto a Minniti: “Teme di apparire sotto tutela”, spiega una fonte dell’area renziana.

Allo stato, raccontano, l’ex ministro dell’Interno dice no. Un rifiuto che viene considerato un vero e proprio “veto” dai renziani e che sta creando tensione. “Se Minniti dicesse no – spiega la fonte renziana – potrebbero esserci ripercussioni, sicuramente ci sarebbe freddezza almeno da parte della nostra area”. Per rendere l’idea, viene ricordato che proprio oggi Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, ha annunciato che “oltre 500 sindaci” hanno sottoscritto l’appello a favore di Minniti. Con il “veto” sulla Bellanova, viene spiegato, parte di quei sindaci potrebbe “prendere le distanze”.

Lo stesso Renzi, peraltro, si tiene un passo indietro rispetto alla battaglia congressuale, almeno pubblicamente. Oggi non era in assemblea e questo dovrebbe essere l’atteggiamento che terrà durante tutta la campagna congressuale.

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