Milano, 17 dic. (askanews) – Il sostegno allo sviluppo delle tecnologie non può avvenire senza un contrasto alle tensioni sociali, che sono provocate anche dalla distruzione dei posti di lavoro che la stessa introduzione di nuove tecnologie comporta. E’ questa, in sintesi, la line guida alla base dell’azione del ministro del Lavoro, spiegata dallo stesso Luigi Di Maio a margine di StartupItalia! in corso a Milano.
“Come governo – ha detto – abbiamo il dovere di tenere d’occhio le divergenze e le tensioni sociali. Perché non c’è sviluppo se non LE eliminiamo. Queste tensioni sono anche figlie di un momento di grande cambiamento nel quale, grazie ALLE nuove tecnologie, potremo migliorare la qualità della vita e creare nuovi lavori”.
“Aabbiamo un dovere – ha proseguito – fare in modo che questa rivoluzione digitale, che sta correndo ad una velocità impressionante, possa essere una grande opportunità per migliorare la qualità della vita agli italiani. E nello stesso tempo dobbiamo combattere le differenze sociali, combattere la povertà, perché il processo tecnologico così veloce sta cambiando il mondo del lavoro. Ne sta facendo perdere alcuni perché si stanno trasformando e ne stanno nascendo degli altri. E oggi agli startupper dirò anche perché nella legge di bilancio ci occupiamo del contrasto alla povertà, di aumento delle pensioni minime, di quota cento, del 15 per cento di tassazione sulle partite Iva fino a 65mila euro”.