“Mio marito con la Lega? Il matrimonio era già finito…” (Kyenge)

"La Costituzione garantisce a tutti il diritto a candidarsi con chi si vuole"

FEB 5, 2019 -

Bologna, 5 feb. (askanews) – Il loro matrimonio era già finito e poi a tutti è garantita la “libertà di candidarsi” con chi si ritiene più giusto. Con queste parole l’ex ministro Cecile Kyenge ha commentato la decisione del marito Domenico Grispino di candidarsi alle prossime elezioni comunali nelle fila della Lega Nord del comune di Castelfranco Emilia, nel modenese. Questo – ha detto l’europarlamentare del Pd – è “l’ultimo episodio di una vicenda il cui copione è già scritto e anche noto”: il divorzio.

“Sento il dovere di rispondere a tante amiche, a tanti amici, ai miei sostenitori e ai giornalisti che in queste ore chiedono informazioni riguardo la candidatura annunciata di mio marito nelle file della Lega al Comune di Castelfranco Emilia – ha scritto in una nota stampa Kyenge -. Ho sentito anch’io la sua intervista a Radio24, ribadisco e tutelo la sua libertà di candidarsi con chi desidera” una libertà, ha spiegato, “che è garantita dalla nostra Costituzione italiana”.

“Comprendo lo sgomento di tutti, compreso quello dei militanti della stessa Lega, ma – ha aggiunto – per quanto mi riguarda è proprio il caso di dire che non c’è nessuna novità rilevante, essendo questo l’ennesimo e forse neanche l’ultimo episodio di una vicenda il cui copione è già scritto e anche noto. Dico che non c’è nessuna novità, salvo il fatto che si stia finalmente avvicinando la data dell’udienza davanti al giudice per la fine del nostro matrimonio; udienza da me richiesta ormai mesi addietro”.

“Ho così cercato da tempo di mettere un punto finale all’episodica ed indecorosa esibizione delle questioni familiari, e posso capire le fibrillazioni della vigilia dell’udienza stessa – ha proseguito Kyenge -. Le questioni politiche che mi vedono impegnata da anni, e nelle quali intende legittimamente impegnarsi pure mio marito, devono essere tenute al di fuori della cerchia familiare. Questo succede in tutte le famiglie che si impegnano nella cosa pubblica con etica e rispetto. Lo pretendo in primis per il rispetto delle nostre figlie e dei nostri rispettivi cari”.

“Ho deciso di emettere questa piccola nota esplicativa, l’unica sull’argomento – ha concluso l’ex ministro -, che spero quindi venga chiuso e superato definitivamente. Continuerò la mia battaglia politica sulla stessa linea della lotta all’esclusione e alla xenofobia, promuovendo l’inclusione e la coesione sociale in Italia. Un grazie di cuore a tutti per i messaggi di sostegno che ho ricevuto, e che mi dicono che io non sono sola”.

Pat/Mau