Arriva “Ritorno al Bosco dei 100 Acri”, alcune curiosità sul film

Winnie the Pooh e i suoi amici in live action, con Ewan McGregor

AGO 28, 2018 -

Roma, 28 ago. (askanews) – Arriva giovedì nelle sale italiane il film Disney “Ritorno al Bosco dei 100 Acri” diretto da Marc Forster, che porta al cinema il fascino senza tempo delle storie e dei personaggi di A.A. Milne in un’avventura in cui il pubblico vedrà per la prima volta sul grande schermo Winnie the Pooh, Tigro, Pimpi, Ih-Oh, Kanga, Ro, Tappo e Uffa in versione live action. Christopher Robin, il bambino che ha vissuto tante avventure con i suoi adorabili amici animali di pezza, ora è cresciuto e vive a Londra, nella metà del ‘900 e ha il volto di Ewan McGregor. Tra lavoro e famiglia ha quasi del tutto dimenticato lo stupore e la fantasia che hanno caratterizzato la sua infanzia. Ma Winnie the Pooh e i suoi vecchi amici lo aiuteranno a ritrovare l’immaginazione.

Alcune curiosità sul film: i personaggi di Christopher Robin e Winnie the Pooh hanno fatto la loro prima apparizione nel 1924, in una raccolta di versi scritti da A.A. Milne, “Quando eravamo davvero giovani” (When We Were Very Young). Nel 1926 l’autore ha pubblicato un libro di storie brevi, “Winnie Puh” (Winnie-the-Pooh), uno dei più popolari libri per l’infanzia di tutti i tempi. Il film è stato girato presso gli Shepperton Studios a Londra e in diverse zone dell’Inghilterra; il bosco è ispirato alla Foresta di Ashdown, in particolare a un’area nota come Five Hundred Acre Wood, situato nella lussureggiante campagna del Sussex, a circa 50 chilometri da Londra dove sono state effettivamente girate varie scene, altre, invece, a Windsor Great Park, dove si trova il Castello di Windsor. La produzione ha inoltre cercato di ridurre al minimo l’impatto della lavorazione del film nelle aree boschive, utilizzando pneumatici a bassa pressione per non comprimere le radici degli alberi secolari e per non calpestare le felci protette, indicando alla troupe i percorsi più idonei attraverso la presenza di nastri di segnalazione.

Il direttore della fotografia Matthias Königswieser ha scelto di girare con macchine da presa tradizionali e manuali, per conferire maggiore credibilità al movimento degli animali di pezza. In seguito i pupazzi sono stati portati in vita durante la post-produzione, attraverso una fotorealistica animazione digitale della natura e della Londra degli anni ’50-’60. La squadra di effetti visivi delle creature ha creato dei veri pupazzi di peluche (che sul set sono stati affettuosamente battezzati “stuffies”), presso Animated Extras, il laboratorio di effetti speciali premio Oscar degli Shepperton Studios. Questi pupazzi sono stati utili per pianificare i movimenti all’interno delle scene e per simulare il modo in cui i personaggi interagiscono con gli attori.