Siria, mancano le medicine per i bambini a Goutha Est

La tregua non funziona. Solo in due evacuati dall'enclave

MAR 2, 2018 -

Damasco (askanews) – La tregua umanitaria a Goutha Est non sta portando i frutti sperati. I continui bombardamenti contro l’enclave siriana controllata dai ribelli impediscono di fatto di sfruttare i corridoi umanitari di cinque ore dopo la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Non entra e non esce quasi niente e nessuno da Goutha Est. I 400mila abitanti sono sotto costante bombardamento. In molti si riparano sotto le macerie o vivono sotto terra. I centri medici sono pieni di bambini feriti. Le strutture sono al collasso, mancano le medicine e altri beni di prima necessità.

“Attendiamo che questi civili ricevano aiuto per salvare loro la vita. Attendiamo una reazione dal mondo”, ha detto un para-medico di un ospedale di Douma.

“Ci sono molti bambini tra le vittime di questo assedio che va avanti da oltre cinque anni”.

I camion di aiuti sono bloccati fuori dall’enclave. Finché si spara e la tregua non è rispettata, non si muoveranno.

Non va meglio nemmeno in uscita. Solo due civili – un anziano pachistano e sua moglie – sono riusciti a fuggire da Ghouta Est dall’entrata in vigore della “pausa umanitaria”.

“Sono arrivato nel 1974 da turista e ci sono rimasto. La mia casa è qui. E’ duro lasciare casa propria”, ha spiegato Mohammad Fadl Akram.

Nell’enclave alla periferia di Damasco ci sono stati alcuni dei più violenti bombardamenti e combattimenti dallo scoppio della guerra civile, da quando le forze governative appoggiate dalla Russia hanno lanciato un assalto il 18 febbraio. L’evacuazione è avvenuta dopo che la “pausa umanitaria” annunciata dalla Russia è entrata in vigore, martedì scorso dopo giorni di raid aerei e combattimenti costati la vita a seicento civili.

Negli ultimi dieci giorni sono morte oltre 600 persone a Goutha Est.