Melbourne, Australia (askanews) – Il cardinale George Pell, numero 3 del Vaticano, potrebbe essere rinviato a
giudizio in due processi separati, secondo il giudice di
Melbourne che sta valutando i capi d’accusa per abusi sessuali su minori a suo carico.
Il 76enne, prefetto della Segreteria per l’Economia e considerato un uomo chiave del governo di Papa Francesco, si è
dichiarato non colpevole, ma secondo il giudice potrebbe essere
processato due volte anche se l’esatta natura dei reati di pedofilia che gli vengono contestati, che si riferiscono a fatti accaduti tra gli anni Settanta e Novanta, è stata tenuta strettamente segreta.
Alcuni dei reati sarebbero stati commessi alla piscina di Ballarat nello stato di Victoria, dove Pell ha lavorato negli anni Settanta, e altri nella cattedrale di Saint Patrick a
Melbourne. Sarebbe questo il motivo che spingerebbe la magistratura australiana a optare per due processi distinti. Una nuova udienza è prevista per mercoledì 16 maggio 2018 quando dovrebbe essere presa la decisione finale.
È la prima volta che un porporato, tra i più alti esponenti della gerarchia ecclesiastica, viene processato per presunti atti di pedofilia.