I migranti della Lifeline a Malta aspettano paese di destinazione

La nave è stata sequestrata, il capitano interrogato

GIU 28, 2018 -

La Valletta, (askanews) – Il centro d’accoglienza della Marsa a La Valletta, dove i 224 migranti giunti a Malta a bordo della nave della ong tedesca Lifeline hanno trascorso la prima notte sulla terraferma dopo 6 giorni in balia del mare. I migranti sono in attesa che si concluda la valutazione medica; ci sono alcuni casi di malnutrizione e altri di trauma psicologico. Sono in corso le procedure di registrazione, ma soprattutto si attende di sapere quale sarà il Paese Europeo di destinazione. Agli otto Stati che ieri avevano dato la loro disponibilità ad accogliere i migranti (Belgio, Malta, Italia, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Olanda), si è aggiunta anche la Norvegia. Ognuno processerà le richieste d’asilo secondo le proprie leggi spiega Roberta Buhagiar, funzionaria del ministero dell’Interno maltese:

“Nei prossimi giorni aspettiamo delegazioni degli Stati membri per capire come gestire la situazione e come distribuire le persone. Per quanto possiamo capire sono di nazionalità sudanese, alcuni eritrei e somali e alcuni da paesi del Nordafrica. Chi ha diritto alla protezione umanitaria la otterrà in uno degli Stati membri; chi non ha diritto dovrebbero essere rimandati nei paesi d’origine. La cosa deve essere discussa a livello europeo, ci sono varie opzioni”.

Intanto le autorità maltesi proseguono le indagini per accertare le responsabilità della Lifeline, che è stata posta sotto sequestro al momento dell’approdo; il capitano è stato sottoposto a interrogatorio. L’intento è accertare se abbia effettivamente violato le disposizioni ricevute dopo aver preso a bordo i migranti, non avendo fatto rotta verso la Libia, come indicatogli dalle autorità italiane, ma essendosi avvicinato alle coste maltesi innescando il caso internazionale.