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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La camorra è tutti i giorni, ecco cosa fai e che non credevi fosse influenzato dai clan

Alcune delle attività quotidiane che ci appaiono normali ma sono influenzate dalla criminalità

Quando parliamo di camorra siamo abituati a pensare agli omicidi, agli arresti, alla droga, al racket, alla prostituzione ma, questa, è solo la parte più “vistosa” del problema. Una componente che, quasi, sembra essere quella più distante dalle vite delle persone oneste che vivono la loro esistenza nel rispetto della legalità. Ebbene, anche queste persone vengono vessate ATTIVAMENTE dal sistema della camorra. Stiamo parlando, dei diversi interessi economici che non sono null’altro che la semplice conseguenza del desiderio di arricchimento che muove la criminalità organizzata. Il capo della Squadra Mobile di Avellino, Michele Salemme, c’ha spiegato quali sono i movimenti quotidiani che la camorra compie e che vanno a creare una problematica diretta a ogni cittadino.

Dott. Salemme, ad Avellino non siamo abituati a vedere morti ammazzati in strada; nonostante questo, i cittadini sono attaccati quotidianamente dagli interessi criminali della camorra.

“Assolutamente sì. Ad Avellino non ci sono piazze di spaccio ben definite. Una situazione di questo tipo consentirebbe ai residenti di rendersi conto di vivere in un posto dove avvengono attività criminali. Ma, queste attività criminali, sono ben visibili e chiare. Nessuno, però, si domanda come mai, chiedendo lavoro in una qualsiasi azienda, ottenere una risposta positiva sia così difficile. La risposta è molto semplice: per un responsabile di settore, cercare nuovo personale è estremamente difficile quando, una parte dei guadagni, la devi riservare al pagamento del pizzo alla camorra”.

Quale potrebbe essere un altro esempio calzante di come la camorra attacca il cittadino comune che con gli interessi criminali non ha nulla da spartire?

“La camorra ha sempre avuto nelle proprie strategie la capacità di entrare nell’economia del territorio in cui agisce. Un altro esempio lampante, ad esempio, è l’imposizione di vendita di determinati prodotti rispetto ad altri. Molte persone si domandano come mai, in svariati casi, alcuni prodotti vengono spinti maggiormente nella commercializzazione rispetto a beni simili. La risposta è molto semplice: la camorra trae un guadagno anche dalle attività del tutto legali e, in questo caso, s’impone la scelta di un determinato marchio. Chiaramente, il consumatore non ha la possibilità di scelta perché, davanti a sé, si trova un solo tipo di prodotto. Ovviamente, il consumatore non ricondurrà mai questa situazione alla presenza criminale sul territorio ma, invece, anche questo è un chiaro segnale mafioso”.

Gli esempi in tal senso sono infiniti. Dobbiamo imparare a guardare oltre il nostro naso e cominciare a porci delle domande. Proprio nella giornata di ieri vi abbiamo raccontato dell’atto intimidatorio avvenuto nei confronti di una ditta di calcestruzzo. Un messaggio chiaro e visibile scandito da colpi di carabina. Quest’ultimi, per chi non lo sapesse, rappresentano il marchio di fabbrica del clan Graziano. Gli esponenti del clan, infatti, in molteplici occasioni hanno utilizzato questo particolare tipo di arma per commettere omicidi e intimidazioni. Adesso, capire che i clan sono attivissimi nel Vallo di Lauro è conseguenziale ma, comprenderlo prima, sarebbe stato altrettanto semplice. Con il ritorno in libertà del boss Adriano Graziano, infatti, gli equilibri criminali sul territorio potrebbero subire nuovi e grandi mutamenti.

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