Cinque persone sono state arrestate nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Bari. Sono ritenuti responsabili di reati in materia di favoreggiamento della prostituzione.
Le indagini sono state condotte dal Gruppo Bari delle Fiamme gialle, con il coordinamento del sostituto procuratore di Bari, Marcello Quercia.
L’inchiesta è stata denominata Bakeca e scaturisce dall’attività di monitoraggio nel settore dei bed and breakfast abusivi e degli affitti “in nero”, nonché dai successivi controlli che la Finanza effettua con lo scopo di verificare la corretta applicazione delle norme fiscali e amministrative.
Stando agli accertamenti, alcune strutture ricettive nel capoluogo e nell’hinterland sarebbero state utilizzate come vere e proprie case di appuntamento. Per gli inquirenti, all’interno dei locali, con cadenza settimanale, si sarebbero avvicendate prostitute di nazionalità italiana e sudamericana.
Tutte le strutture sarebbero prive di autorizzazione e sarebbero state utilizzate per ricevere clienti contattati attraverso annunci pubblicati su siti internet.
Il “giro d’affari” è stato stimato in circa 300.000 euro all’anno per ciascun immobile.
Il tribunale ha disposto il sequestro preventivo dei tre immobili utilizzati, ritenenuti strumentali all’attività illecita.