Cronache dell'estate

Che ci fanno dromedari e zebre a Somaggia, in Val Chiavenna

Che ci fanno dromedari e zebre a Somaggia, in Val Chiavenna
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Somaggia è una piccola frazione di Samolaco. È circondata dalle montagne della Val Chiavenna che portano dal lago di Como alla Svizzera. Insomma siamo in pieno clima alpino, anche se l’altezza è modesta: siamo a 300 metri sul livello del mare.

Un pezzo di Sudafrica. Ed è per questo che a Marco Andreatta, milanese, 29 anni, è riuscito di ricreare un pezzo di paesaggio da Sudafrica. Il microclima infatti è molto simile a quello del paese che sta in fondo all’altro emisfero. Così Somaggia poco alla volta si è popolata di creature strane che da queste parti non si erano mai viste. Sono quasi 500 animali, tutti appartenenti a specie esotiche che vivono nel grande appezzamento di terreno che Marco nel tempo ha allestito per loro. 20mila quadrati di territorio che sembra essere stato portato qui da un altro mondo. Si vedono pappagalli di ogni specie di origine sudamericana e australiana, dei «Marà», specie di lepri della Patagonia che assomigliano a piccoli canguri caratterizzati da zampa di cervo, testa da canguro, corpo da coniglio. Un gruppo di lama e alpaca, splendidi pavoni, zebre, dromedari; e poi manguste, suricati, gru e anche qualche rapace.

 

 

«La passione mi è stata passata dal nonno», racconta Marco sul sito dell’allevamento dal nome molto nobile, Dartemis Villa Conti Kennel. «Dopo un’esperienza con la cinofilia con l’allevamento di Pointer inglesi e di Dalmata è scatta l’idea si costruire una struttura polivalente dove le varie specie coesistono in armonia». In sostanza Marco si è inventato quello che non c’era: un allevamento di animali da parco che in poco tempo è diventato un punto di riferimento per curiosi, per appassionati e anche per operatori del settore (l’allevamento è aperti al pubblico tutti i giorni; da quest’anno è iniziata l’esperienza con le scolaresche che ha riscosso un grandissimo successo)

Tantissime specie. Quello che strabilia è la quantità di specie diverse che Marco è riuscito a raccogliere. Tutte apparentemente fuori contesto, visto le montagne che si alzano tutt’attorno. Ci sono le zebre di Chapman, diffusa nel sud est africano, con il tipico pelo a strisce bianche e nere: hanno un’organizzazione sociale tutta sui generis, in quanto vivono in famiglie composte da cinque o sei femmine. A loro si affiancano anche le zebre di Grant. Negli ultimi mesi hanno festeggiato per ben tre parti andati a buon fine.

 

 

Cammelli e dromedari sono certamente gli ospiti più inattesi. Per i dromedari è nota la particolarità di saper adattare la temperatura corporea durante le stagioni, in particolare abbassandola in estate. Il suo parente stretto, il cammello, è l’animale che meglio regge a condizioni climatiche estreme, da quelle segnate dalla siccità, sino alle escursioni termiche molto violente. Il cammello (come anche il dromedario, o meglio la dromedaria) ha poi un valore aggiunto ulteriore: produce un latte, diversi da quello bovino, perché più ricco di caseina, e che viene spesso consigliato nell’alimentazione infantile. Rispetto al latte vaccino, infatti, il latte di cammello contiene il triplo di vitamina C ed è più ricco di proteine e grassi.

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