Storia di un'icona

Ape Piaggio, 70 anni di amore

Ape Piaggio, 70 anni di amore
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Era il 1948. L’Italia uscita umiliata dalla Guerra metteva fuori la testa con la voglia di ripartire. Bartali quell’anno vinceva un Tour de France destinato a passare alla storia. Lui volava su due ruote. In Italia chi tifava per lui cercava di rimettersi a correre con una ruota in più: quell’anno la Piaggio si era inventata un mezzo di trasporto povero per venire incontro alla domanda di un paese povero ma pieno di entusiasmo e di voglia di fare. Non si sa chi ebbe l’idea, anche perché fu assolutamente semplice: attaccare un cassone alla leggendaria Vespa grazie a un asse posteriore e naturalmente aggiungere una terza ruota. Nasceva 70 anni fa l’Ape.

 

 

Il successo mondiale. Mezzo d’altri tempi, si penserà. Nient’affatto. Piaggio ha chiuso il 2017 con vendite nel mondo per 176.800 modelli, per un fatturato netto pari a 391,9 milioni di euro. Nel mercato indiano nel segmento trasporto merci (cargo) grazie all’Ape è leader con una quota di mercato del 48,8 per cento. Sull’onda del successo indiano Piaggio è sbarcata anche in Cambogia nel 2017 con il suo veicolo perfetto per la mobilità commerciale leggera. Il risultato è strabiliante: già 10mila Ape vendute nel 2018 contro le 600 del 2017. Insomma una nuova giovinezza.

Ad oggi di Ape ne sono state vendute oltre 2,5 milioni: un successo che conosce poche flessioni tanto che la Piaggio mantiene due linee di produzioni, una in Italia e l’altra in India. In Italia l’uso dell’Ape non è più quello del 1948. Oggi è diventato il veicolo bandiera dello street food. Se negli Usa il cibo di strada viaggia con i grandi trucks, in Italia invece preferisce l’agile tre ruote della Piaggio.

 

 

Il raduno italiano. E dell'incondizionato amore che l'Italia prova ancora per l'Ape ci si potrà rendere conto i prossimi 20 e 21 settembre quando a Salsomaggiore si raduneranno i fans dell’Ape per festeggiare questi gloriosi 70 anni. Nell'occasione, la casa di Pontedera ne presenterà la nuova versione 50, che monta un motore in regola con i parametri Euro4 sull'inquinamento. Se avrà modo di ritagliare uno spazio nella sua agenda ci sarà anche Valentino Rossi che dell’Ape è un grandissimo fan.

Un esempio. Anche nell'epoca dei Suv, insomma, la piccola Ape continua a mietere successi. Da mezzo di semplice trasporto è stato trasformato in icona mille usi. Emblematica la storia di una piccola società alito atesina che da qualche anno allestisce con successo modelli di Ape per ogni gusto e ogni occasione di festa. Ciascun veicolo viene dotato di un mini bar con bibite e alcoolici e la spina della birra; inoltre su ogni mezzo è montato un impianto di musica Bose di ultima generazione e una foto box che tutti i partecipanti all’evento possono utilizzare per scattare le proprie foto ricordo con parenti e amici. Una piccola macchina da feste viaggiante...

L'Ape Shakespeare. Ma le soluzioni sono infinite e anche sorprendenti. A Milano c’è ad esempio addirittura un’Ape Shakespeare. È un veicolo il cui cassone è stato trasformato in piccolo palcoscenico per piccoli spettacoli viaggianti. Lo hanno inventato alcune detenute uscite da San Vittorie, dopo che in carcere avevano fatto con profitto un percorso di teatro...

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