In Marocco

Posti fantastici e dove trovarli Fez, con le sue vie in cui perdersi

Posti fantastici e dove trovarli Fez, con le sue vie in cui perdersi
Pubblicato:
Guide: Lonely PlanetRough GuidesThe Guardian. 

 

Se volete un posto sufficientemente vicino da poterci arrivare in un weekend ma con una cultura molto diversa dalla nostra, Fez fa probabilmente al caso vostro. Una delle città più importanti del Marocco e spesso considerata il centro culturale del paese, Fez è famosa per la sua Medina e la sua atmosfera d’altri tempi, resa vivace dalla festa di colori, sapori e voci del suq, il mercato della città vecchia. I palazzi di questa zona, la parte più antica, sono, come in tutte le medine, bassi e vicini gli uni agli altri, in un groviglio di stradine, vicoli, botteghe e atelier artigiani. Per muoversi all’interno del labirinto della Medina, dove il concetto di cartina è, come in tutte le città arabe, totalmente fuori luogo, si possono prendere come riferimento le porte della città oppure le mura medievali.

 

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Perdersi tra le vie. Senza guida spesso ci si perde, ma il bello è anche vagare tra macellerie, sartorie, negozi di generi alimentari e concerie, una delle attività più antiche e importanti della città. Le si riconosce in fretta a causa dell’odore fortissimo che si sente vicino alle grandi vasche scavate nel tufo dove i conciatori entrano e pestano le pelli. È proprio nelle botteghe, nei mercati e nei vicoli della Medina che, più che nel visitare monumenti, a Fez si fanno le scoperte più autentiche e interessanti. Come i muli ancora usati per trasportare le merci nel suq, le macellerie con la carne esposta all’aria e alle mosche, le sartorie in piena attività, le galline che scorrazzano tra i banchi alimentari. Prima di lasciare la città vecchia meritano una visita i cinque luoghi più importanti per tutte le città islamiche: la moschea, la madrasa (ovvero la scuola coranica), l’hammam (cioè il bagno pubblico), il forno e la fontana. Altri luoghi da visitare sono poi il Palazzo Reale e la collina con le Tombe dei Merenidi.

Le guide e i riadCome sempre nei Paesi arabi, tante sono le guide, i tassisti e i negozianti che fanno a gara per accaparrarsi il cliente europeo. La scelta è sempre difficile: se la guida è buona può far scoprire posti dove da soli non si sarebbe mai arrivati, ma certe volte può anche portare fuori strada, al negozio o all’hotel dell’amico di turno. Un abbordaggio da parte di potenziali guide, negozianti e tassisti è però parte dell’esperienza, così come dormire in uno dei caratteristici riad. Sono palazzi di due o tre piani apparentemente anonimi dall’esterno, e che invece, una volta entrati, rivelano stanze decorate con stucchi, mosaici e ceramiche. Lo spazio è articolato attorno a un chiostro centrale, così da non avere finestre sull’esterno, rispettando così i dettami islamici che impongono di non ostentare ricchezze, evitando così di dare adito a disuguaglianze.

 

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La cucina. Per quanto riguarda, invece, il lato culinario, la cucina di Fez ha sapori non troppo speziati ma caratterizzati dall’abbinamento di dolce e salato, come nel caso della pastilla, una pasta sfoglia ripiena di cannella, frutta secca e pollo. Sicuramente più conosciuti sono il cous cous e le tajine, secondi piatti a base di carne o verdure cotti in un recipiente di terracotta a forma di cono. Tipici snack sono gli spiedini di carne grigliata, la frutta secca e il pane di farina grezza cotto nel forno a legna.

Il paesaggio attorno. Fez si trova in un paesaggio mediterraneo, con ulivi e tanto verde, ai piedi delle montagne dell’Atlante, verso le quali in pochi giorni è possibile organizzare un’escursione per dormire nelle tende beduine, sotto le stelle del deserto. Altrettanto interessante è una visita alla cittadina imperiale di Meknes o alla città santa di Moulay Idriss, fondata da un discendente di Maometto e considerata dai musulmani il luogo più sacro dopo la Mecca.

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