Una rassegna di bufale

Cinque notizie che non lo erano L'albero di Milano non è costato...

Cinque notizie che non lo erano L'albero di Milano non è costato...
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1) L'albero di Natale a Milano è costato 1 milione di euro

Le grandi città italiane si sono sfidate per proporre nelle piazze l'albero di Natale più bello, spesso approfittando di sponsor per non gravare sul bilancio pubblico. Il caso di Roma ha fatto molto discutere, l'abete addobbato infatti è subito apparso piuttosto spoglio, tanto da costargli il nome di "Spelacchio". Le critiche però ci sono state anche nei confronti dell'albero installato in Piazza Duomo a Milano, soprattutto a causa di alcuni tweet che sono stati condivisi da migliaia di persone anche su Facebook. Secondo quanto si legge, l'albero sarebbe costato addirittura 1 milione di euro, ed è per questo stato chiamato “Rubacchio”, ma si trattava di una bufala. L'abete è stato finanziato totalmente da Sky, che non ha diffuso le cifre dell'operazione.

 

2) Telethon finanzia la sperimentazione di cosmetici sugli animali

La fondazione Telethon è molto nota grazie alle maratone televisive che da anni permettono di raccogliere fondi rilevanti, destinati alla ricerca medica. In questi giorni però è stata diffusa sui social una "notizia" in cui veniva mostrato un cane beagle che sarebbe diventato cieco dopo essere stato oggetto di sperimentazioni, finanziate proprio da Telethon. Le informazioni fornite sono poche, l'unico dettaglio che viene specificato fa riferimento ad alcuni test subiti dal cane, per la produzione di shampoo e saponi. La Telethon però non ha nulla a che fare con le sperimentazioni di cosmetici e quindi non può di certo essere responsabile per le sperimentazioni di shampoo e saponi. La fondazione infatti ha come obiettivo quello di finanziare e promuovere la ricerca scientifica su malattie genetiche e rare.

 

3) Ostie alla marijuana per attirare i giovani in chiesa

La presenza dei giovani nelle chiese è sempre minore, così i sacerdoti devono cercare nuovi modi per attirare i ragazzi e convincerli a partecipare alla vita parrocchiale. Un parroco a Civitanova Marche avrebbe tentato un approccio a dir poco estremo, proponendo ai ragazzi particole alla marijuana, per convincerli a recarsi in chiesa ed assistere alla messa. Il sacerdote, di origini giamaicane, avrebbe addirittura coltivato le piante in prima persona, ma sarebbe stato segnalato ed arrestato dalla polizia. Si trattava ovviamente di una burla, a diffondere la notizia è uno dei tanti siti "satirici" che propone notizie inventate al solo scopo di divertire i lettori.

 

4) Dare i soldi agli sposi diventa reato

È tornata a circolare in questi giorni una bufala che sembra non voler sparire dalla rete, grazie anche alle migliaia di persone che, condividendola, ne aumentano la visibilità. Secondo quanto scritto su alcuni blog, un nuovo decreto del Governo metterebbe fine all'usanza di donare agli sposi, in occasione del matrimonio, un'offerta in denaro contante. La motivazione delle istituzioni sarebbe la volontà di sottrarre queste transazioni all'evasione fiscale, permettendo un tetto massimo di 85 euro e fissando al 15 per cento la tassazione per qualsiasi cifra superiore. Non esiste però nessun decreto simile, il primo sito a diffondere la bufala è stato un blog che tra le sue disclamer dichiara apertamente di riportare notizie «frutto della fantasia degli autori».

 

5) Il gelato alla vaniglia era nero

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Il web spesso funziona proprio come il vecchio passaparola, dove informazioni provenienti da fonti impossibili da verificare vengono trasmesse da persona a persona, sulla base della fiducia. È il caso della notizia che rivelerebbe la vera natura del gelato alla vaniglia, che sarebbe stato in origine di colore nero. Il colore sarebbe stato cambiato, con l'ausilio di additivi, perché i clienti di pelle chiara non potevano sopportare di mangiare un gelato così nero. Non esistono però prove di questo fatto ed anzi, tutte le fotografie e i dipinti, che risalgono addirittura alla fine del 1800, mostrano bambini e adulti mangiare un gelato alla vaniglia dal colore chiaro, proprio come quello presente oggi in ogni negozio.

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