«Vi voglio bene»

Il grazie di Olivero a Bergamo per quei ventimila giovani in piazza

Il grazie di Olivero a Bergamo per quei ventimila giovani in piazza
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Ventimila giovani sono stati coinvolti l’11 maggio nel sesto Appuntamento dei Giovani della Pace, organizzato dal Sermig – Arsenale della Pace di Torino e da un gruppo di giovani di Bergamo, con la collaborazione delle Istituzioni della città. In piazza Vittorio Veneto, ragazzi e adulti si sono uniti nel segno della speranza, della solidarietà, dell’impegno a costruire un mondo migliore. Il titolo della giornata, “Basta guerre! Facciamo la Pace”, è stato approfondito da testimonianze di morte e di vita. Protagonisti della giornata sono stati i giovani, con le loro storie di impegno per un miglioramento concreto della realtà. Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, ha raccontato il senso più profondo dell’Appuntamento dei Giovani della Pace con una lettera volta a ringraziare la città di Bergamo e tutte le persone che hanno reso possibile il sesto Appuntamento.

 

 

Cari amici,

Non dimenticherò la giornata dell’11 maggio, il 6° Appuntamento internazionale dei Giovani della Pace. Una città, una piazza, migliaia di giovani da tutta Italia e delegazioni da altri Paesi del mondo. Tutti insieme per dire con la vita: “Basta guerre! Facciamo la pace!”. Bergamo ha accolto i nostri sogni, le nostre speranze e attese, ma anche i nostri impegni di bene che già esistono. Per tutti noi, l’11 maggio è stata una giornata indimenticabile, nonostante fatiche e sofferenze. Anche le previsioni meteo ci hanno dato qualche pensiero. Erano annunciati temporali e pioggia forte, ma il tempo ci è venuto incontro: la tempesta ha aspettato che l’incontro finisse. Dal cuore, il grazie anche per questa carezza.

Il resto è un’emozione senza fine. Mi ha commosso il vostro ascolto, la vostra condivisione. Avete accolto con delicatezza testimonianze fortissime: la storia di un uomo di 80 anni che ha raccontato la tragedia della sua vita, la morte della mamma incinta di 9 mesi e della nonna a Marzabotto. Poi, la quotidianità della guerra raccontata da padre Ibrahim, parroco di Aleppo. E infine, la speranza di Jeanette, sopravvissuta al genocidio del Ruanda che l'ha allontanata dalla famiglia naturale per molti anni. Storie di vita che hanno rafforzato il nostro impegno a far nascere e crescere nel cuore e nella carne tanti semi di pace. È il messaggio che ho voluto affidarvi in piazza e che confermo anche con questa lettera. Continuiamo insieme a essere indomabili, a testimoniare che è possibile rispondere al male con il bene. Sempre e ovunque.

Ringrazio insieme a voi in modo particolare il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La sua amicizia ci accompagna e ci sostiene. Anche questa volta ha voluto essere presente a un nostro incontro con un videomessaggio indimenticabile. Con lui, voglio dire grazie al Sindaco e al Vescovo di Bergamo, al Presidente della Provincia e agli enti locali che ci hanno accolto e aiutato; grazie anche a tutte le persone che hanno reso possibile questa giornata, a chi ha restituito tempo, risorse, capacità. Un movimento di bene e di gratuità che si alimenta grazie al contributo di tutti.

Cari amici, Bergamo non è stato l'evento di una giornata, ma la nuova tappa di un cammino di speranza iniziato tanti anni fa. Sentiamoci tutti protagonisti di questa storia con la responsabilità delle nostre scelte. Il mondo imparerà a fare la pace anche guardando all’esempio di ognuno e di tutti noi.

Vi voglio bene! E questo bene è per sempre.

 

 

Grazie Bergamo! Il Sermig incontrerà la città di Bergamo e tutte le persone che hanno partecipato e reso possibile l’Appuntamento dei Giovani della Pace, in una apposita serata: il 5 giugno 2019, alle 20.30 presso il Teatro Verdi di Bonate Sopra in via Roma 2. Nel paese di nascita del gruppo Sermig di Bergamo, si rivivranno i momenti più significativi dell’Appuntamento e si dialogherà con Ernesto Olivero e con i giovani organizzatori dell’Appuntamento. L’ingresso è libero ma è gradita prenotazione a bergamo@giovanipace.org o al numero 3346568303.

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