Berlusconi scarica Pirozzi: centrodestra sulla via dei 2 leader candidati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Novembre 2017 - 14:37| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi scarica Pirozzi: centrodestra sulla via dei 2 leader candidati

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ROMA – “Non ho mai incontrato il sindaco non conosco i suoi programmi, e non mi sento di esprimere una valutazione su di lui. Governare una regione come il Lazio è un impegno molto complesso: credo che le forze politiche del centrodestra dovranno ragionare insieme e scegliere una figura di alto profilo”. Con le parole di Silvio Berlusconi rilasciate in un’intervista a QN-Quotidiano Nazionale, sembra che la candidatura di Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, alla Presidenza della Regione Lazio sia affossata ancor prima di decollare. Una situazione che complica ulteriormente il clima già teso all’interno delle forze della coalizione del centro destra. Anche se la autocandidatura di Pirozzi non aveva raccolto grandi entusiasmi nemmeno all’interno di Fratelli d’Italia, partito di appartenenza del sindaco, mentre Salvini e Storace lo avevano sostenuto.

Salvini e Berlusconi sempre più distanti da un accordo sulla leadership. Il Presidente di Forza Italia, nella probabile ipotesi di una sua impossibilità a candidarsi, punta tutto su Antonio Tajani che incasserebbe l’approvazione dell’Unione Europea e fonti interne all’aera renziana del PD dichiarano che nemmeno Matteo Renzi sarebbe dispiaciuto da questa ipotesi, nel caso si costituisse una nuova area centrista.

Salvini invece ha incassato ieri il sostegno dei Sovranisti che il 30 di novembre a Napoli in una convention con il vice segretario nazionale della Lega Nord, Giancarlo Giorgetti, ufficializzeranno la loro corsa in sostegno di Salvini Premier, trovando così ospitalità nelle liste leghiste.

Una corsa a colpi di sondaggi e soprattutto a colpi di adesioni di partiti minori. Come va ripetendo Berlusconi a tutti: “Ho già perso una volta per 24mila voti non voglio che questo riaccada”. E proprio per questo non vuole ci siano veti all’interno della coalizione basati su vecchi rancori personali. Occorrerà vedere se sarà in grado di farlo capire agli alleati.