Luigi Di Maio scarica già M5S: quando andrà al Governo…

di Silvia Cirocchi
Pubblicato il 9 Ottobre 2017 - 15:55| Aggiornato il 26 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA
Luigi Di Maio scarica già M5S: quando andrà al Governo...

Luigi Di Maio scarica già M5S: quando andrà al Governo…

ROMA – “Prima abbiamo liberato la rabbia con un urlo e il nostro diritto al grido. E ora stiamo andando verso una nuova dimensione e tra gridare e il futuro ci vuole un detonatore…”. Urla a modo suo Beppe Grillo dal palco festeggiando il suo successore. “Una squadra di governo di capaci, il compito che mi è stato affidato non è di cambiare il M5S, ma di cambiare il Paese. Non possiamo illuderci di governare il Paese solo con chi ci vota, ma abbiamo il dovere di coinvolgere tutti coloro che non ci hanno votato. Noi non siamo entrati nelle istituzioni per impadronircene”. Dice Luigi Di Maio appena incoronato da Grillo a candidato premier e leader del Movimento Cinque Stelle.

Invece a quanto pare l’idea del buon Giggino partenopeo è proprio quella di cambiare il Movimento, visto che, secondo alcune indiscrezioni, il candidato pentastellato alla presidenza del Consiglio nelle prossime elezioni ha già in mente una squadra di governo sì, ma composta per tre quarti da “tecnici” che con il partito grillino non ha nulla a che fare. Personalità di “alto profilo” (prima di presentarle chissà perché le definiscono tutte così) della società civile, come il magistrato Nino Di Matteo papabile ministro dell’Interno.

Di Maio mette le mani avanti per paura di fare la figura di Virginia Raggi, con una squadra non pronta ed in continua evoluzione.

Ovviamente sarà difficile per lui non inserire, nella sciagurata ipotesi che diventi premier, nella squadra di governo chi di fatto gli ha ceduto il posto ritirandosi nella corsa a leader del Movimento. Ad Alessandro Di Battista spetterebbe inevitabilmente un ministero, come potrebbe spettare all’onorevole Alfonso Bonafede, probabile alla Giustizia, o a Riccardo Fraccaro, segretario di Montecitorio. Giggino guida il Movimento ma per il governo punta alla credibilità, accantonando il Movimento. Un vero leader insomma.