Rapina e
prostituzione,
famiglia in manette

di Paolo Cittadini
Sei le ragazze costrette a vendersi
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I carabinieri della compagnia di Verolanuova li hanno trovati tutti e tre in casa. Li hanno raggiunti e arrestati. Pesantissime le accuse contestate: estorsione, rapina e sfruttamento della prostituzione. In manette sono finiti un romeno di 46 anni, sua moglie di 25 e il figlio ventenne di lui. Marito e moglie non sono nuovi alle prime pagine della cronaca. Sono infatti i genitori delle due bambine che nell’autunno del 2017 i carabinieri ritrovarono in lacrime all’interno di una autovettura mentre il padre era impegnato a giocare alle slot machine dentro un locale vicino e la madre appartata con un cliente per un rapporto sessuale. Le piccole erano anche risultate positive alla cocaina consumata dai genitori.

I DUE romeni, lui pluripregiudicato e lei con un passato fatto di stenti e miseria sia in patria che in Italia dove ha sempre fatto la prostituta, erano rimasti nel mirino degli inquirenti. È così emerso che l’uomo insieme al figlio ventenne aveva preso in mano il racket della prostituzione lungo la Provinciale 668 nel tratto da Orzinuovi a Manerbio. Secondo la ricostruzione della Procura di Brescia che ha coordinato l’attività di indagine dei militari di Verolanuova, il 46enne e il figlio avrebbero iniziato a collaborare dalla scorsa estate. Il genitore prima di finire sotto i riflettori della cronaca per l’abbandono delle figlie era stato uno dei boss della zona. Durante la sua assenza due ragazze si erano affrancate cominciando a lavorare in proprio. Quando padre e figlio erano tornati sulle strade per le due ragazze era iniziato un incubo fatto di aggressioni e minacce. La coppia di prostitute si era quindi piegata alla prepotenza dei due romeni e avevano dovuto abbandonare il tratto della Lenese tra Offlaga e San Paolo. Padre e figlio nel frattempo avevano allargato la loro «scuderia» mettendo sulla strada sei ragazze, tra cui anche la moglie del 46enne che da qualche mese ha avuto un altro figlio (in Romania ne avrebbe almeno un altro) che il tribunale dei Minori le ha immediatamente tolto.

PROPRIO attraverso la giovane compagna il 46enne aveva attirato in trappola un uomo che aveva poi rapinato. La 25enne aveva agganciato il cliente sulla strada quindi lo aveva convinto a seguirlo a casa per consumare il rapporto sessuale concordato. Una volta raggiunta l’abitazione il cliente era stato aggredito dal compagno della giovane che era letteralmente sbucato dal nulla e armato di bastone aveva aggredito la sua vittima portandogli via tutto il denaro. La Procura dopo settimane di indagini ha chiesto e ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare per il terzetto che ieri mattina è comparso davanti al gip per la convalida. Il giudice ha confermato l’arresto e la custodia in carcere per tutti e tre.

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