Racconti di mafia La resistenza attiva incanta gli studenti

di M.BEN.
L’aula magna del «Primo Levi» piena per i testimoni anti mafia
L’aula magna del «Primo Levi» piena per i testimoni anti mafia
L’aula magna del «Primo Levi» piena per i testimoni anti mafia
L’aula magna del «Primo Levi» piena per i testimoni anti mafia

Si è riempita con quasi 300 ragazzi (alcuni provenienti dalla scuola media) l’aula magna dell’Istituto superiore «Primo Levi» di Sarezzo. Una folla che si è raccolta per ascoltare Salvo Vitale e Faro Di Maggio, amici di quel Peppino Impastato assassinato dalla mafia e testimoni di coraggio, passione civica e lotta contro la criminalità. L’evento è stato organizzato dai docenti Barbara Gallinetti e Mario Belsito nell’ambito del progetto «Corruzione e criminalità organizzata: azioni contro l’illegalità», e i due ospiti hanno raccontato la loro esperienza di denuncia delle attività di Cosa nostra accanto a Peppino e poi negli anni successivi alla sua morte. Non sono mancati momenti di commozione, come quando Faro ha ripercorso i fatti accaduti la sera dell’assassinio di Peppino. «A 40 anni dalla morte di Impastato Faro e Salvo continuano a emozionare con le loro testimonianze - ha commentato Elsa della quarta A -. Raccontano e ci invitano a raccontare perché “la mafia uccide e il silenzio pure”». • M.BEN.

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