Scontro in aula, accuse e veleni ma arriva il sì al progetto rugby

di Marco Benasseni
La futura casa del rugby di Cogozzo in una prima simulazione grafica
La futura casa del rugby di Cogozzo in una prima simulazione grafica
La futura casa del rugby di Cogozzo in una prima simulazione grafica
La futura casa del rugby di Cogozzo in una prima simulazione grafica

Verrebbe da dire che non ci sono più le sedute di una volta. Di certo non a Villa Carcina, dove il Consiglio comunale, e l’opposizione in particolare, ha perso nel veri e propri «lottatori» come Marilio Gatti di Rifondazione Comunista e Valter Saresini di LiberaMente. I nostalgici (tra questi anche i giornalisti della vecchia guardia) rimpiangano insomma le battaglie a lama sguainata, le scintille e gli screzi, le punzecchiature e i veleni (forse un po’ meno i consigli che duravano fino a notte fonda). E lunedì, quindi, si saranno sentiti di nuovo a casa: un paio d’ore di discussione, niente complimenti e strette di mano tra maggioranza e minoranza e un po’ di maretta quando è stato il mettere ai voti il progetto rugby. Al Pd il progetto è piaciuto, ma chiariti i punti sui quali c’erano dei dubbi, i rappresentati dem hanno preferito astenersi. Paolo Galesi di «Civicamente uniti per Villa Carcina» ha invece confermato il voto a favore, ricordando che il centro sportivo Dei Pini di Cogozzo potrebbe diventare un punto di riferimento per l’intera Valtrompia. Diversa la posizione del leghista Gianleone Gnali, che ha lanciato qualche frecciatina in merito alla querelle tra il Comune e il Csc Calcio Villa Carcina, assorbito lo scorso anno da un’altra società e che ha lasciato spazio al Valgobbiazanano, che secondo Gnali gioca a Villa Carcina a condizioni economiche più favorevoli rispetto alla squadra di casa. Ma è stato soltanto l’inizio: per Gnali sarebbe stato meglio trovare un sito più consono all’atletica e realizzare un campo idoneo per categorie superiori invece di sistemare il campo della Esso volendo inserire forzatamente la pista e l’area per le altre discipline. «NEL CAMPO Dei Pini questa amministrazione non ha mai investito nemmeno un euro, mentre altrove strutture sportive sono state ristrutturate anche grazie a fondi regionali e statali - ha aggiunto Gnali - Un’altra società esterna - oltre al Valgobbiazanano - viene in aiuto e presenta un progetto ambizioso e realistico. Ai cittadini di Villa Carcina questa operazione costa oltre 400.000 euro per il campo Esso, 25.000 euro all’anno di contributo per trent’anni - totale 750.000 euro -, oltre a 11.000 euro già spesi per pareri tecnici e finanziari. Quasi quasi l’investimento poteva farlo il Comune! Chiaro che un progetto che supera i 20 milioni in 30 anni necessità di una conoscenza imprenditoriale che non manca alla dirigenza del Rugby Lumezzane». Poi il voto favorevole, giustificato «esclusivamente dalla serietà e dall’impegno profuso dal Lumezzane». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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