“L’ordinanza del Comune di Porto Torres è la palese dimostrazione dell’incapacità, ormai manifesta, di gestire un gioiello ambientale qual è l’Asinara”. E’ guerra ormai tra il Comune di Porto Torres (Ss) e Abbanoa, società che gestisce le acque in Sardegna, sulla gestione del servizio idrico all’Isola dell’Asinara. Il sindaco del comune turritano, Sean Wheeler (M5S), due giorni fa ha firmato un’ordinanza “per far fronte alla situazione di emergenza causata dalle inadempienze di Egas e di Abbanoa e ribadire le azioni che da oggi i due enti responsabili dell’amministrazione e gestione del servizio idrico integrato e la Regione Sardegna, dovranno necessariamente compiere: se non si adoperano immediatamente saranno responsabili del grave disservizio arrecato ai cittadini”.

Secca la risposta di Abbanoa che con una nota fa sapere che “da anni l’Amministrazione ha in mano un finanziamento di oltre tre milioni di euro utili per risolvere le gravi criticità del sistema idrico e fognario dell’Isola-Parco, ma ad oggi, di quel finanziamento non è stato investito neanche un euro. Manca perfino una bozza di progetto preliminare che indichi con quali idee si voglia realizzare un sistema idrico-fognario-depurativo adeguato, con quali priorità e soprattutto con quali interventi urgenti”.

“L’ordinanza-scaricabarile è il tentativo di mascherare il fallimento. Abbanoa, così come Regione ed Egas, – prosegue Abbanoa – ha già dato mandato ai propri legali per chiedere l’immediato annullamento in autotutela del provvedimento, con la messa in mora del Comune. Qualora il sindaco non dovesse procedere alla revoca, è pronto il ricorso al Tar. Le ordinanze sindacali, per loro natura, devono avere carattere d’urgenza e di contingibilità: entrambi requisiti inesistenti, se non attribuibili alla ritirata dall’amministrazione comunale che invece ha l’obbligo di agire oltre ad avere i finanziamenti per farlo”.