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Velletri – Giancarlo Righini (Fdi) si racconta: ‘La politica? E’ una missione. Sogno Giorgia Meloni Primo Ministro’

Righini durante l'intervista

di Susanna Donatella Campione

Conosco da tempo Giancarlo Righini, mi piace il suo modo di parlare: schietto, diretto, senza giri di frase. Giancarlo ha iniziato a fare politica da ragazzo nel MSI – DN, è stato più volte consigliere comunale a Velletri e nel 2013 è diventato capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio.

Ama il suo lavoro e ha deciso di candidarsi nuovamente come consigliere regionale del Lazio alle prossime elezioni del 4 marzo. È profondamente radicato nella sua tradizione politica, mai un cedimento, un cambio di casacca, neanche nei periodi più bui per il MSI- DN.

Calmo e riflessivo, in Consiglio regionale combatte strenuamente per affermare ciò in cui crede, anche fino a notte inoltrata se necessario.

Molto conosciuto come politico è poco incline a parlare della sua vita privata. Ma Giancarlo Righini non è soltanto un ottimo politico, è anche una bella persona.

Per conoscerlo fuori dal suo ruolo istituzionale gli ho rivolto alcune domande durante una conversazione avvenuta qualche giorno fa.

Giancarlo, qual è la qualità più importante che deve avere un politico?
“Direi che sono tre: intelligenza, capacità organizzativa, senso del sacrificio”.

Quante ore lavori al giorno?
“Normalmente 12 ore ma in campagna elettorale vado avanti senza limiti di orario. Lavoro con passione e questo mi aiuta a vincere la fatica”.

Sono famose le tue battaglie in consiglio regionale contro Zingaretti ma voglio chiederti se c’è stata una volta in cui ti sei trovato d’accordo con lui.
“Si, anche se in realtà è stato Zingaretti a concordare con me. Mi piace ricordare quell’episodio perché riguardava un tema importante: la centrale unica di committenza della regione. Proposi di attribuire a un unico ufficio il compito di occuparsi delle gare per l’acquisto dei servizi per la regione, sia per snellire la procedura, sia per contrastare eventuali episodi di corruzione. Zingaretti aderì alla mia proposta e la scrivemmo insieme. Purtroppo il giorno dopo mi accorsi che aveva disatteso tutti gli impegni presi. Anche se per brevissimo tempo quella volta ci trovammo d’accordo”.

Immagino che ogni mattina sulla tua scrivania si affollino tantissime questioni da risolvere, a quali dai la priorità?
“Risolvo subito i problemi organizzativi quotidiani per potermi concentrare sulle questioni importanti. Non dimentico mai che non lavoro per me stesso ma per le persone che mi hanno affidato il compito di rappresentarle”.

Quando devi prendere una decisione importante ti consulti con altri o decidi da solo?
“Ho dei collaboratori molto bravi e li consulto spesso, per me il loro parere è prezioso,  dopo averli ascoltati rifletto e decido da solo”.

Un sassolino che vorresti toglierti dalla scarpa?
“Ne ho parecchi ma mi sono abituato a conviverci, anche questo è un allenamento”.

Con i tuoi figli sei un padre severo o permissivo?
“Sono decisamente un papà permissivo, mia moglie mi rimprovera un po’ per questo ma non posso negarlo: vizio i miei figli”.

Una curiosità: sappiamo tutti che il piatto preferito da Giorgia Meloni è la caprese, su questo ha girato un video che è diventato virale. Qual è il tuo piatto preferito?
“Amo i piatti della tradizione romana come la coda alla vaccinara, l’amatriciana ma anche i piatti tradizionali delle altre regioni italiane. Attraverso il cibo si scoprono la storia e la cultura d’Italia”.

Un sogno che vorresti realizzare?
“Giorgia Meloni, primo ministro in Italia”.

Cos’è la politica?
“È una missione, come dice Carlo Rubbia a proposito della fisica”.

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