Lamezia, truffava anziani in chiesa. Arrestato dai carabinieri

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, millantava di far parte di una associazione di volontariato che si occupava di donne e bambini in difficoltà

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    Un uomo ‘dal portamento distinto, impeccabile con al seguito varie lettere con le quali dimostrava referenze frutto di anni di asserita partecipazione ad associazioni di volontariato di vario genere. Dialettica brillante, profonde conoscenze del mondo ecclesiastico, padronanza dell’ambito del volontariato. Tutte armi che utilizzava per guadagnarsi la fiducia dei fedeli, solitamente anziani, raggirandoli e convincendoli a dare un’offerta al termine della messa’. 

    Il modus operandi sembrava ormai collaudato ma, giunto a Lamezia Terme, l’uomo di origini palermitane ha insospettito la curia che ha immediatamente allertato i Carabinieri. Il suo prossimo intervento si sarebbe avuto al termine della funzione religiosa in una chiesa del circondario lametino. E proprio lì si sono fatti trovare i militari della Stazione Carabinieri di Lamezia Terme Principale, che, in mezzo ai fedeli, hanno ripreso tutta la prolusione dell’uomo durante la quale lo stesso millantava di far parte di una associazione di volontariato che si occupava di donne e bambini in difficoltà, financo della tendopoli del centro di accoglienza di San Ferdinando tristemente oggetto di incendio qualche girono fa.

    Una platea di anziani la sua che, in un clima di totale devozione e affidamento, gli donava quei pochi soldi a disposizione. Ma dopo aver racimolato il suo gruzzoletto, Michele Zacchino, nato nel ’71, già noto alle forze dell’ordine, è stato bloccato dai militari. Nella sua autovettura sono stati rinvenuti attestati falsi con i quali l’uomo si faceva pubblicità, la somma in contanti di 1500 euro frutto delle offerte “depredate” durante l’ultima settimana nonché una serie di carte di credito, carnet di assegni e libretti di deposito a risparmio sui quali venivano versati i “guadagni”. I carabinieri, pertanto, lo arrestavano per truffa aggravata ed a seguito di convalida gli veniva imposto l’obbligo di dimora nel Comune di Sarnico (Bg) dove lo stesso risulta domiciliato.

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