Non esiste una legge per punire chi nega le foibe e inneggia agli infoibatori. Ecco così che a Macerata gli antifascisti insultano la memoria delle vittime di questo sterminio.

A cura di Giorgio La Porta – Lo pensano in silenzio, lo dicono al bar ma da quando c’è quella ‘maledetta’ legge sul giorno del ricordo non ce la fanno proprio più. Non possono negare apertamente uno sterminio e allora lo boicottano, restano in silenzio, si distraggono e si scordano anche di mandare un tweet. Tutte cose puramente casuali ovviamente per non ammettere tutto il loro imbarazzo nei confronti di quella strage da parte dei compagni comunisti jugoslavi.

Quelle foto di Pertini a braccetto con il Maresciallo Tito, l’artefice del massacro di oltre 11 mila italiani e di un esodo che ha portato 350 mila persone fuori dalla propria casa proprio sono scheletri che la sinistra italiana non riesce a nascondere nell’armadio e che per colpa di qualche rompipalle come lo scrivente, vengono puntualmente ricordate.

Cosa ci facesse Pertini al funerale di Tito (pare che abbia addirittura baciato la bara ma la voce non trova riscontri storici) e come mai quello stesso criminale goda ancora della più importante onorificenza del Quirinale un giorno qualcuno ce lo dovrebbe proprio spiegare.

Grazie al lavoro di tante persone serie e culturalmente oneste abbiamo tirato fuori dagli archivi questa brutta vicenda in tanti anni di battaglie eppure una parte della sinistra proprio non riesce a contenere il suo odio ed ecco che alla prima occasione utile, ovvero la manifestazione antifascista di Macerata inizia a cantare la canzone della Carrà con ‘ma che belle son le foibe da Trieste in giù’.

Il cattivo gusto è lo stesso che vide qualche mese fa la foto di Anna Frank con la maglia della Roma ma l’eco che fa è molto inferiore e questa è la vera gravità.

Negare le foibe non è reato. Inneggiare contro gli infoibati nemmeno, anzi fa figo. La faccio io una proposta seria al popolo della destra italiana. La facciamo una bella legge per punire ogni forma di negazionismo storico?