Quei rigurgiti fascisti duri a morire

CIVITAVECCHIA – Ma il fascismo è stato veramente un “male assoluto” oppure è qualcosa che può ancora essere ostentato e quasi orgogliosamente richiamato nelle sedi di un partito che si definisce democratico e anela al governo del Paese e della città? Viene spontaneo chiederselo nell’osservare il manifesto celebrativo della X Mas che campeggia in bella vista nella sede di cittadina di Fratelli d’Italia, con tanto di foto di Junio Valerio Borghese in primo piano.

Chi sia e cosa abbia fatto la X Mas, soprattutto nel periodo dell’occupazione nazista in Italia, è storia nota. Le sue azioni a supporto delle SS e della Gestapo nella repressione del movimento antifascista, nelle violentissime azioni di rappresaglia, nella cattura e fucilazione di ostaggi, anche civili, ne hanno tristemente contraddistinto l’operato. Né vale richiamare alla memoria, come qualcuno potrebbe furbescamente obiettare, la primordiale storia della X Flottiglia Mas, nata come divisione della Marina militare e protagonista di temerarie azioni di guerra durante il primo conflitto mondiale, se è vero che a troneggiare sul manifesto esposto da FdI è proprio quel Junio Valerio Borghese, non a caso ritratto in divisa fascista, che dopo l’8 settembre restò fedele a Mussolini e all’alleanza con il nazismo, venendo confermato a capo della X Mas di cui coordinò le tremende azioni di guerra sopra ricordate.

Senza dimenticare poi il suo coinvolgimento nel fallito e ormai acclarato tentativo di colpo di Stato del 1970 nell’Italia democratica, di cui fu principale promotore in combutta con gli ambienti dell’estrema destra eversiva. Fatto che peraltro lo indusse ad abbandonare l’Italia e a cercare rifugio nella Spagna franchista, guarda caso, dove morì quattro anni dopo.

Insomma, non proprio un personaggio da esibire così disinvoltamente come modello politico da ricordare. La sua presenza, evidentemente, non imbarazza i dirigenti di Fratelli d’Italia e, a quanto pare, nemmeno il candidato Sindaco Massimiliano Grasso che, dentro la sede di FdI, sembra trovarsi molto a suo agio.

 

Marco Galice