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Abitanti pronti a bloccare la strada

Caos Napoleonica. Gli abitanti: "Altro che Cina, il sindaco venga qui"

Nuovo semaforo, nuove lunghe code sulla Provinciale 539, dove il cantiere per l'ampliamento della carreggiata all'altezza di Via Mori è fermo da tempo. E i residenti hanno molte altre lamentele, a cominciare da una gru abbandonata da anni.

Auto in coda al semaforo lungo la Napoleonica

Ritornano code e disagi sulla Napoleonica. Sempre che se ne siano mai effettivamente andati…
Questa mattina hanno preso il via i lavori sulla Provinciale 539 all’altezza dell’abitato di Marola, dove un incidente aveva danneggiato un muretto a bordo strada, rendendolo pericolante. Per alcuni mesi in quel punto erano stati collocate delle barriere jersey, ma ora la Provincia ha deciso di mettere definitivamente mano a quella situazione, distante poche decine di metri dal cantiere avviato a gennaio per l’allargamento della strada in corrispondenza dell’innesto di Via Mori.
L’intervento dovrebbe durare pochi giorni, visto che l’impresa provvederà alla demolizione del muro e poi alla realizzazione di un nuovo cordolo in cemento armato e l’istallazione di un guardrail.
Per allestire l’area, questa mattina, la carreggiata è stata ridotta a una sola corsia a senso unico alternato, gestito da un semaforo. E intorno alle 13 la coda era di alcune centinaia di metri.

“La situazione è insostenibile”, affermano gli abitanti, stizziti dal fatto che nel primo pomeriggio gli operai erano andati via e il semaforo era rimasto in azione. “Per 3 ore di lavoro al giorno non si può lasciare un semaforo acceso 24 ore. Ne subiamo già abbastanza: da tre mesi – proseguono – la fermata dell’autobus in direzione Porto Venere è stata soppressa e la scaletta che porta all’area verde non è più percorribile. Ora queste code immotivate. Non si può andare avanti così: siamo pronti a bloccare la strada in segno di protesta. Dopo anni di rimpalli di responsabilità tra Comune e Provincia, finalmente erano partiti i lavori per l’ampliamento della carreggiata in corrispondenza di Via Mori, ma da allora abbiamo soltanto visto crescere i disagi. E il lavoro sembra ben lontano dall’essere concluso. Era stato promesso un cambio di passo nell’affrontare questi problemi, ma in realtà non è cambiato niente. Il sindaco venga a Marola a vedere la situazione da vicino, invece di andare in Cina”.

Quello delle code che si sono formate oggi dovrebbe essere un problema passeggero, ma il timore dei residenti è che si possano registrare i classici intoppi all’italiana, quelli che hanno colpito l’intervento poco più in là, dove da tempo non si vede più nemmeno un operaio. Stando a quanto appreso, infatti, la ditta che doveva realizzare il lavoro starebbe per abbandonare l’impresa, ritenendola troppo costosa, e a Palazzo civico avrebbero quindi bloccato una tranche di pagamento. Quel che è certo è che l’allargamento della strada è in stallo e che i lavori sono fermi.

Ma i cantieri e i loro cronici contrattempi sono solamente una parte delle lamentele dei marolini che vivono lungo la strada Napoleonica, tra Porta Marola e la Costa di Cadimare: “Da anni chiediamo che venga rimossa la gru del cantiere del parcheggio in struttura: sono entrambi in uno stato di abbandono allucinante. E’ pericoloso, e il Comune non fa niente. Abbiamo chiesto attraversamenti pedonali rialzati, ci hanno risposto che non è possibile. Eppure ce ne sono ovunque… Dove sono iniziati i lavori questa mattina avremmo voluto uno stallo per il carico e scarico dei furgoni che riforniscono l’alimentari e il tabacchino e che sono costretti ad accostare sul marciapiede, ma anche in questo caso ci è stato risposto picche”.
Per quanto riguarda il taglio delle fronde delle piante di ailanto che crescono all’interno della recinzione della Marina militare, i cittadini registrano l’interessamento del Comune, che ha scritto alla forza armata. Ma nulla è stato fatto. “La Napoleonica è una strada iper-trafficata e la visibilità dovrebbe essere garantita il più possibile. Negli anni passati l’amministrazione comunale era riuscita a far tagliare gli alberi alla Marina, questa volta abbiamo visto alcuni uomini in divisa arrivare, prendere atto della situazione e andarsene. Poi più niente… sembra proprio che da queste parti gli enti locali siano illustri sconosciuti”.

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