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Politica

Lara Ghiglione minacciata via social di essere "messa in un forno"

Presa di posizione contro gli attacchi neo fascisti ad Anpi e Cgil. "Spiace constatare il clima di sottavalutazione e di “consenso mascherato” che alcune forze politiche stanno portando avanti da tempo".

Lara Ghiglione e la scritta apparsa ieri su Facebook

La segretaria della Cgil Lara Ghiglione e il presidente dell’Anpi Paolo Pucci, hanno deciso di procedere con un esposto collettivo contro gli attacchi neo fascisti subiti negli ultimi tempi. Risale a tre giorni fa la scritta contro Anpi nel parcheggio di fronte all’Ospedale a Mazzetta; mentre sono di ieri gli attacchi social a Lara Ghiglione, minacciata di essere “messa in un forno” a causa della solidarietà fornita ad Anpi dalla Cgil. “Non è tanto l’attacco alla mia persona – dice la Ghiglione – quanto alla figura del segretario della Cgil, al sindacato in quanto tale. Si attaccano l’Anpi e la Cgil perché sono presidi di democrazia del territorio. E non è un problema solo di qualche “disturbato” che arriva a scrivere insulti e minacce su Facebook, ma il clima di consenso che si respira attorno a questi atti, sui social e nella vita reale”.

Poi il richiamo alla responsabilità di chi è rimasto in silenzio: “Ci spiace constatare il clima di sottavalutazione e di “consenso mascherato” che alcune forze politiche stanno portando avanti da qualche tempo. Derubricando a “ragazzate” o ad “atti di pochi facinorosi” gli insulti, gli striscioni, i saluti romani, i raid contro le sedi sindacali, di Anpi e di alcuni giornali, di fatto si favorisce quell’humus sociale in cui il neo fascismo organizzato sguazza e si amplifica. Pensiamo, e ci auguriamo, che la solidarietà ad Anpi e Cgil debba provenire da tutti i partiti dell’arco costituzionale e dai rappresentanti delle Istituzioni. Da parte nostra, assieme ad Anpi ed a tutte le forze anti fasciste, continueremo la nostra azione di diffusione della memoria, a partire dalle scuole, e di difesa dei valori della Costituzione e della Resistenza”. L’esposto collettivo sarà firmato anche da Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Sinistra Italiana, Possibile, LeAli a Spezia, Rete a Sinistra, MdP Articolo 1, Arci.