Cimitero dei migranti a Tarsia, al via i lavori

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Inizieranno la prossima settimana, a pochi giorni dal Natale, i lavori per la costruzione del cimitero dei migranti a Tarsia. Lo comunicano in una nota congiunta il sindaco del centro del cosentino, Roberto Ameruso, e il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli.

Dopo il finanziamento regionale; l'approvazione da parte del Comune di Tarsia, del progetto esecutivo (redatto dall'architetto Fernando Miglietta e dall'ingegnere Donato D'Anzi); la concessione del mutuo da parte della Cassa Depositi e Prestiti; l'aggiudicazione dei lavori, alla ditta vincitrice della gara d'appalto, mancava solo la firma dei proprietari del terzo e ultimo lotto di terreno.

Il cimitero dei migranti, che sarà intitolato al bambino siriano Aylan Kurdi - si legge ancora nella nota - sorgerà su un'area di oltre 28mila metri quadrati su una collinetta, immersa tra gli ulivi secolari, di fronte al Lago e al vecchio camposanto comunale, in parte ebraico, e a breve distanza dall'ex campo di concentramento di Ferramonti.

Questa opera secondo Corbelli e il primo cittadino servirà per cancellare “la disumanità di quei corpi di poveri migranti che, dopo ogni tragedia, continuano ad essere seppelliti, con un numerino e un codice, in tanti piccoli, sperduti cimiteri, che di fatto ne cancellano, in questo modo e per sempre, ogni ricordo e riferimento per i loro familiari che non sapranno mai dove andare un giorno per portare un fiore e dire una preghiera”.