Consiglio comunale del 22 novembre

Dopo il question time, il consiglio comunale prosegue con la trattazione di un solo ordine del giorno: il Decreto Genova, sul quale ha relazionato in aula il sindaco Marco Bucci

Testo Alternativo
Il Consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Stefano Bernini (Pd) chiede informazioni in merito all’autorizzazione concessa per i lavori di rifacimento del sovrappasso ferroviario tra via Cibrario e via Puccini: il progetto allegato alla richiesta non è coerente con gli accordi sottoscritti da Regione, Comune e Rfi per il nuovo sistema di fermate ferroviarie nel medio ponente
Risponde l’assessore Simonetta Cenci: «La realizzazione della nuova passerella vicino alla stazione di Sestri Ponente sarà dotata di ascensori e scale mobili per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, permetterà di accedere subito al pullman per l’aeroporto»

Per la realizzazione del Waterfront,è stata scelta una Società di Lione, in quanto il loro progetto è in linea con quello dell’architetto Renzo Piano. A che punto è l’iter?  Lo chiede Guido Grillo (FI)
Risponde l’assessore Simonetta Cenci: «Faremo senz’altro una commissione su que-sto tema. Comunque, a oggi, abbiamo ricevuto una risposta valida e coerente con il pro-getto di Renzo Piano e una non coerente né con il progetto, né con il Puc. Inoltre altre due proposte non coerenti con il disciplinare di gara. L’iter per la scelta definitiva e la firma è ancora in corso. Terrò informato il consiglio»

Nei giorni scorsi i giornali hanno riportato la notizia dell’apertura di un supermercato Esselunga a San Benigno. Luca Pirondini (M5S) chiede se tale informazione è corretta e se, per l’apertura dello stesso, occorre una variazione al Puc da votare in consiglio comunale
Risponde l’assessore Simonetta Cenci: «Ad oggi non è stata presentata nessuna istan-za per l’apertura di un nuovo supermercato Esselunga a San Benigno. Ci sono stati solo incontri informali e, non appena avrò richieste e progetti più precisi, relazionerò in una apposita commissione»

Chi paga la luce nel nuovo campo nomadi a Bolzaneto? Lo domanda Lorella Fontana (Lega Nord)
Risponde l’assessore Paolo Fanghella: «A luglio 2017, appena insediati, l’Amministrazione si è resa conto che la luce nel campo nomadi era pagata dal Comune. Abbiamo proceduto alla dismissione di tali contratti in essere nel campo nomadi e abbiamo installato 34 punti luce, con un contratto in capo a ogni famiglia residente nel campo. In capo al Comune era rimasto il pagamento dell’energia elettrica utilizzata per la pubblica illuminazione, che ha un contatore con possibilità di kilowatt illimitato. In seguito a controlli, ci siamo resi conto che vi erano dei consumi anomali e così abbiamo richiesto al gestore di limitare il contatore in capo al Comune a soli 3 kilowatt, impedendo la possibilità di allaccio fraudolento. Questa modalità verrà usata in ogni altro campo nomadi che si dovesse aprire sul territorio del Comune di Genova: acqua, luce e gas saranno totalmente a carico delle famiglie residenti»
Risponde l’assessore Stefano Garassino: «Dove posizionare il nuovo campo nomadi è stato deciso dalla precedente giunta con la società che dovrebbe eseguire la Gronda. Non abbiamo potuto fare cambiamenti, in quanto si sarebbe trattato di una variazione del progetto già approvato dell’opera, con il conseguente blocco dei lavori»

La legge 2 aprile 1968 n.475 “Revisione pianta organica delle farmacie” indica, all’art. 2, comma 2, che “ogni comune deve avere una pianta organica delle farmacie nella quale è determinato il numero, le singole sedi farmaceutiche e la zona di ciascuna di esse”. Maria José Bruccoleri (Lista Crivello) chiede qual è la situazione sul territorio del Comune di Genova e se è rispettata la normativa vigente, che prevede tale revisione ogni due anni e a Genova è stata fatta nel 1979
Risponde l’assessore Matteo Campora: «La pianta organica attuale è stata predisposta dalla Regione Liguria con legge regionale nel 2008. Per arrivare a una revisione di tale pianta organica auspico un incontro anche con le associazioni di categoria, in modo da studiare la situazione della distribuzione delle farmacie in rapporto alla mutata  densità abitativa dei quartieri genovesi»

Valeriano Vacalebre (Fratelli d’Italia) chiede se è prevista la tracciatura delle strisce pedonali in via Alessi, in prossimità dell’attraversamento pedonale di via S.Maria in Lata, e della ripetizione del segnale stradale verticale che indica la presenza di bambini e/o scuole, come previsto dal codice della strada.
Risponde l’assessore Stefano Balleari: «Ringrazio per la segnalazione e assicuro che a breve verrà effettuato tale intervento»

Il 30 gennaio 2018 è stata approvata in consiglio comunale una mozione che impegnava il sindaco e la Giunta “ad attivarsi, coinvolgendo tutti gli enti preposti al fine di garantire la costituzione di un tavolo interistituzionale di responsabilità sociale con l’Autorità Portuale, la Capitaneria di porto, gli Armatori, l’Arpal, la ASL e tutti gli attori istituzionali interessati, che coinvolga rappresentanze della cittadinanza e dei comitati territoriali, al fine di elaborare un piano integrato città-porto in materia di sviluppo sostenibile e gestione ambientale, e di adottare un programma di interventi e provvedimenti per il miglioramento della qualità dell’aria e la tutela della salute pubblica in ambito portuale e nei quartieri adiacenti”. Cristina Lodi (Pd) propone un’informativa urgente, anche a seguito delle dichiarazioni dell’assessore regionale Giampedrone, sullo stato di attuazione del tavolo, sui monitoraggi e sui controlli ambientali effettuati fino a oggi
Risponde l’assessore Matteo Campora: «Negli scorsi mesi ci siamo incontrati con i rappresentanti dei Municipi su questi temi. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato anche i vertici dell’Autorità Portuale e della Capitaneria per arrivare a degli accordi per il miglioramento della qualità dell’aria e limitare l’inquinamento acustico. I dati provenienti dalle centraline sono pubblicati da Arpal»

Marta Brusoni (Vince Genova) domanda i tempi per l’esecuzione dei lavori alla fontana di piazza De Ferrari, simbolo della nostra città
Risponde l’assessore Paolo Fanghella: «In continuità con il processo di riqualificazione del centro cittadino, completeremo il recupero della fontana di piazza De Ferrari. I lavori inizieranno il 14 gennaio»

Nel consiglio comunale del 27 maggio 2014 è stata approvata una mozione per la realizzazione di un cimitero per animali e il 17 marzo 2015 il relativo regolamento. Francesco De Benedictis (Noi con l’Italia) domanda come mai non è stato ancora realizzato
Risponde l’assessore Matteo Campora: «Non esiste un obbligo, per il Comune, di costruire un cimitero per gli animali, anche se è un’esigenza sentita. Siamo favorevoli, ma non abbiamo la possibilità di realizzarlo noi. Pertanto rivolgiamo un invito alle associazioni animaliste a mettersi in contatto con il Comune, che è disponibile ad accompagnarle nella realizzazione, ma non nella gestione»

I bagni comunali San Nazaro e Janua a Vesima sono stati seriamente danneggiati dalla mareggiata dell’ottobre scorso. Claudio Villa (Pd) chiede se non sia possibile far lavorare i dipendenti di Bagni Marina, sia in questo particolare momento per la manutenzione straordinaria, sia nella stagione invernale per la pulizia degli impianti e delle spiagge
Risponde l’assessore Matteo Campora: «La stagione estiva 2018 si è conclusa con un segno positivo nel bilancio di Bagni Marina e non c’è stato nessun licenziamento. Nel passato la società Bagni Marina non aveva la capacità economica di pagare i dipendenti anche nel periodo invernale. I danni della mareggiata ammontano, indicativamente, a: 400mila euro per i San Nazaro, 30mila per Scogliera a Nervi e 200mila per Janua. La nostra preoccupazione è iniziare i lavori di ripristino per la prossima stagione estiva. I lavori dovranno iniziare nei primi mesi del 2019 e non escludiamo la possibilità di impiegare questi dipendenti»

Alle 15 il presidente Alessio Piana procede all’appello, con 39  consiglieri  presenti, la seduta è valida.

Il presidente Piana dà lettura di due ordini del giorno “fuori sacco”: il primo chiede che la Fiera di Natale sia lasciata, ancoraa per quest’anno, in viale Caviglia: è respinto con 23 voti contrari: Noi con l'Italia, Lega Nord, Forza Italia, Vince Genova, Fratelli d’Italia, e 14 favorevoli: Partito Democratico, Lista Crivello, M5S, Chiamami Genova.
Il secondo, riguarda la vertenza sindacale della consorzio Kcs Caregiver e impegna il Sindaco e la Giunta a farsi parte attiva con la Regione Liguria e Alisa per controllare se siano state rispettati i limiti di minutaggio degli OSS presenti nella struttura e a sollecitare  l’Istituto Brignole e la Fondazione Baglietto affinché  esercitino le proprie funzioni di vigilanza e controllo nei confronti dei soggetti appaltatori.
Approvato all’unanimità con 36 voti favorevoli

In apertura di seduta il presidente Piana comunica che il consiglio comunale tratterà un solo ordine del giorno: il Decreto Genova, divenuto legge il 15 novembre, e dà la parola al sindaco Marco Bucci «Nel mio intervento procederò in questo modo: indicherò le cifre contenute nella legge, poi farò alcune mie considerazioni e, infine, spiegherò quanto è stato fatto il piano operativo fino a Natale.
Le misure stanziate nel Decreto Genova. La struttura del commissario per la ricostruzione ha a disposizione quasi 5 milioni per tre anni, 330 milioni per la ricostruzione del ponte, 73 milioni per acquistare le case degli sfollati, quasi 15 milioni per le assunzioni nelle strutture dedicate: saranno circa 300 persone, comprendenti anche le assunzioni del Comune di Genova.
Per le misure fiscali – esenzione Imu e Tasi fino al 2020 -  sono stanziati circa 5 milioni; 10 milioni per il sostegno alle imprese danneggiate per il 2018; 30 milioni per gli operatori economici che hanno avuto gli immobili aziendali distrutti; 35 milioni a sostegno degli  operatori economici danneggiati della zona arancione; 30 milioni per la cassa integrazione dei lavoratori, con indicata una “una tantum” sino a 15 mila per i lavoratori autonomi e co.co.co. Per il trasporto pubblico: 23,5 milioni di spesa corrente e 20 milioni per il rinnovo del parco mezzi nel 2019, Per l’autotrasporto 20 milioni, che saranno gestiti dal commissario all’emergenza e 5 milioni al Comune di Genova per il Pums: Al porto sono destinati 30 milioni: 8 nel 2018, 15 nel 2019 e 7 nel 2020.
Per le opere logistiche e il personale spedizioniere del porto, inclusi i dipendenti dell’Agenzia delle Dogane, sono attribuiti 1,5 milioni.
10 milioni di esenzioni fiscali per la zona franca urbana. Sul gettito Iva ci sono 30 milioni l’anno, ma su questo punto bisognerà riparlarne.
Per l’autorità del sistema portuale, il commissario ha il potere di andare in deroga su un piano che verrà presentato entro il 15 gennaio 2019: in finanziaria ci saranno stanziati circa 200 milioni, per 4 anni.
Le mie considerazioni. Di fronte a queste cifre previste nel convertito decreto Genova, come sindaco e commissario alla ricostruzione ho tre opzioni: giudicare queste misure insufficienti e iniziare una battaglia, giudicare questa cosa giusta e tirarsi su le maniche e iniziare a lavorare: pensare alla città e a ricostruire il ponte. Infine: attuare la seconda -  tirarsi su le maniche e iniziare a lavorare: pensare alla città e a ricostruire il ponte  -  e se possibile, integrare queste risorse senza litigare ma in maniera collaborativa.
Io ho scelto la terza possibilità.: mi sembra quello che deve fare un sindaco per sua città.
Cosa abbiamo fatto. Abbiamo iniziato a lavorare, dopo aver chiesto il permesso al Ministro, ancora prima dell’approvazione del decreto: diciamo in maniera un po’ garibaldina. E giovedì scorso, a sei ore dalla conversione in legge, la struttura del Commissario aveva già emesso sette decreti. I primi due riguardano la nomina dei sub commissari e sono due persone di grande valore: il dottor Piero Floreani, della Corte dei Conti, e il dottor Ugo Ballerini, direttore generale di Filse. Tra le figure apicali del team vi è l’architetto Roberto Tedeschi. Il resto della squadra è composto da figure sia dirigenziali sia esterne, come il capitano di vascello, Domenico Napoli, con il compito di raccordo con l’Autorità di Sistema Portuale.
Nel terzo decreto viene indicato come faremo l’affidamento per i lavori: applicheremo l’art 63 comma 2 lettera C del Codice degli Appalti che recepisce la direttiva comunitaria 2004/24/UE che all’articolo 32 dispone  “in casi di estrema urgenza derivanti da eventi  imprevedibili,  per i quali è impossibile osservare i normali tempi di pubblicazione, l’amministrazione aggiudicatrice può stipulare contratti d’appalto direttamente con procedura negoziata senza pubblicazione di bando”.
Così abbiamo fatto: le lettere di partecipazione all ‘indagine di mercato sono partite la stessa sera di giovedì e attendiamo le risposte, che devono pervenire entro il 26 novembre.
I tempi. Abbiamo previsto una settimana di lavoro tecnico – dal 3 all’8 dicembre -  per stabilire con chi faremo la procedura negoziale,  poi tra il 10 e il 14 dicembre procedere alla firma della stipula del contratto e il 15 dicembre iniziare la demolizione dei monconi del ponte Morandi. E’ un programma rigido, aggressivo e che non ammette sbavature: ma è questo che la città chiede.
Ringrazio il Ministro degli Interni che, in 36 ore, ha emanato il decreto per la procedura antimafia, che ci consente un grande risparmio di tempo: lavoreremo insieme al Prefetto e alla sua struttura, che farà  tutte le indagini antimafia in parallelo alle nostre procedure. Ringrazio che ringrazio. Stiamo per firmare un protocollo d’intesa con l’Anac che procederà a un controllo preventivo su tutti i nostri atti, per far sì che siano conformi alle normative vigenti.
Ieri – mercoledì 21 novembre – insieme con il governatore Giovanni Toti ho incontrato a Roma il ministro Toninelli: c’è la volontà del Ministero dei Trasporti, grazie anche al viceministro Edoardo Rixi, di avere dei progetti europei dedicati a Genova, riguardanti la logistica e il porto.
Concludo dicendo che perseguirò la terza soluzione e non intendo scendere in battaglie di parte. Se faremo così, faremo un grande servizio alla nostra città e ai nostri concittadini”

Sul Decreto Genova vengono presentati 12 ordini del giorno: sono tutti approvati. Paolo Putti (Chiamami Genova), presente, non ha dato il suo voto a 10 ordini del giorno, e con il  Movimento 5Stelle ha votato no all’ordine del giorno 3 – richiesta dello sblocco delle risorse relative al V lotto del Terzo Valico di Giovi -, e al primo, riguardante la costruzione delle infrastrutture della Gronda e del Terzo Valico.

Il consiglio comunale si conclude alle ore 17,30
22 novembre 2018
Ultimo aggiornamento: 23/11/2018
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