Pietro Grasso al San Luigi (e qualcuno rosica...)

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Concorezzo. Il presidente del Senato Pietro Grasso, ex procuratore nazionale Antimafia, sarà ospite in città il prossimo 19 gennaio. Dalle 21, presso il cineteatro San Luigi di via De Giorgi, l'ex magistrato di Licata, 73 anni, oggi leader a sinistra di Liberi e Uguali, interverrà nell'ambito del Progetto Legalità Brianza promosso dalle associazioni Minerva e Bang. Titolo della serata (ingresso libero): "Ricordi di Mafia". Un'ottima occasione per tenere alta l'attenzione sul tema e sulle infiltrazioni che, come noto, hanno colpito pesantemente anche la Brianza.

Il maxiprocesso alla mafia. Nel settembre del 1985 Grasso venne designato giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra (10 febbraio 1986 - 10 dicembre 1987), con 475 imputati. In quella occasione lavorò al fianco di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Al termine del processo vennero inflitti 19 ergastoli e 2.665 anni di reclusione. Per la prima volta veniva dimostrata l'esistenza della Cupola attraverso la via giudiziaria. Secondo i pentiti di mafia, anche Grasso sarebbe dovuto morire in un attentato. Fu il killer di Capaci, Giovanni Brusca, a spiegare al Pm Roberto Tartaglia come nacque l'idea di uccidere l'ex giudice a latere del maxiprocesso e quali risultati si sperava di ottenere.

La politica e le polemiche. Dopo l'esperienza nel PD, Pietro Grasso è oggi leader della formazione di sinistra, Liberi e Uguali (Leu) insieme a Massimo D'Alema, Pier Luigi Bersani, Laura Boldrini. A livello nazionale (anche se i giochi sono ancora aperti) i rapporti con il partito di Matteo Renzi sono tesissimi, tant'è che si è arrivati anche a vociferare di una possibile alleanza post elettorale con il M5S. Il ruolo politico di Grasso, estrapolato dalla serata antimafia, non ha mancato di innescare facili polemiche locali. L'ex vicesindaco PD, Guido Andreoni, ha criticato apertamente la scelta di Minerva di invitare un "politico". " "Non ci credo...ma è un capo di partito con tanto di nome sul simbolo...e siamo in campagna elettorale! Io inviterei anche Berlusconi a fare da contraddittorio visto che si parla di mafia...anzi lui non è nemmeno candidabile... A Minerva che ci combini??? (Cosa non si fa per un po’ di notorietà - riferito all’associazione Minerva ovviamente)". Pesante anche il commento dell'ex sindaco di centrosinistra, Antonio Lissoni: "In piena campagna elettorale lo trovo disdicevole. Nulla da dire su Grasso, ma oggi è un capo partito e qualsiasi suo intervento pubblico non può che trasformarsi in campagna elettorale".