Milano, 13 novembre 2017 - 19:38

Un giorno da archeologo: l’alternanza scuola lavoro a caccia di reperti dell’antica Akrai

I ragazzi del liceo di Palazzolo Acreide, nel Siracusano, sono stati impegnati a fianco degli archeologi di Varsavia per portare alla luce, ricomporre e classificare reperti di oggetti quotidiani: «Torneremo in classe diversi»

di Paolo Di Stefano

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L’alternanza scuola lavoro

«Sono giornate spettacolari», esclama Chiara, «è bellissimo lavorare insieme per un solo obiettivo, scavare, pulire gli oggetti, riconoscerli, confrontarsi…». C’è chi temeva di finire come alcuni compagni di Messina, per i quali l’alternanza scuola-lavoro si è ridotta al lavaggio delle cozze nei negozi del pesce. Invece per gli alunni di quarta del liceo classico Platone di Palazzolo Acreide l’esperienza è stata ben diversa.

Intanto c’è la magia di un sito archeologico poco noto al grande circuito turistico: è l’antica colonia greca di Akrai, che si trova nella Val di Noto più splendente di barocco. Secondo l’indicazione di Tucidide fu fondata nel VII secolo avanti Cristo, settant’anni dopo la nascita di Siracusa. Basta una giornata di sole per respirare il verde abbagliante degli Iblei, tra i fiumi Anapo Tellaro e Cassibile, e vedere stagliarsi in lontananza la sagoma dell’Etna. L’antica polis verrà conquistata dai romani e poi, divenuta importante centro del cristianesimo, sarà occupata dai bizantini, infine devastata nell’827 dall’esercito arabo, condividendo il destino di altre 98 città siciliane.

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