Milano, 8 ottobre 2017 - 19:11

Fa il giro del mondo in bici, gliela rubano in provincia di Caserta

È successo ad un medico francese, in viaggio per un anno sabbatico con la fidanzata in bicicletta. Che gli hanno rubato a Castel Volturno, mentre faceva un bagno. L’appello su Facebook: «Vi chiedo aiuto per trovarla, per me è stato un brutto colpo»

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È partito 11 mesi fa da Hong Kong, ha attraversato quasi tutta l’Asia, girando per Cina, Indonesia, India, Turchia e saltando solo alcuni Paesi dove non gli hanno concesso il visto. A bordo della sua bicicletta, con a fianco la fidanzata, un medico francese come lui, Etienne Godard pensava di essere diventato ormai un viaggiatore esperto e di poter allentare i «freni» della tensione. E invece a poche miglia dalla fine del viaggio, quasi alla fine dell’anno sabbatico che si era concesso per rigenerarsi, a Castel Volturno, in provincia di Caserta, ha dovuto bruscamente fare i conti con la realtà. «Si era fermato da me a Napoli per un paio di notti- spiega Francesco Langella, che grazie al sito warmshowers.com, che mette in contatto ciclisti in viaggio, aveva conosciuto Etienne- Poi li avevo accompagnati sabato scorso a Licola: erano diretti a Formia, per passare una notte presso un’altra persona che aveva dato la sua disponibilità ad ospitarli. All’altezza di Castel Volturno, dopo Pineta Mare, hanno pensato di approfittare della bella giornata per andare al mare e si sono fermati in un lido, il Costazzurra. Hanno lasciato le biciclette: una un po’ più nascosta, e l’altra ben in vista. Mentre facevano il bagno, qualcuno ha rubato la bicicletta di Etienne. Ci sono rimasti malissimo, mi hanno chiamato per chiedermi aiuto ed ora eccoci qui».

Il viaggio continua

Eccoci qui nel senso che Francesco ha talmente preso a cuore la vicenda che ha

Etienne Godard (Facebook)
Etienne Godard (Facebook)

permesso a Etienne di lasciare su Facebook, su un post -appello per provare a ritrovare la bici, proprio il suo numero di telefono, a cui stanno chiamando decine di persone: «Qualcuno mi fornisce indizi, molti sono giornalisti incuriositi: a me interessa solo che ritrovi la sua bicicletta. Chi viaggia su due ruote può capire certe dinamiche: la bici diventa la tua casa, è tutto per te, i pochi bagagli sono indispensabili per continuare a viaggiare. Ho prestato a Etienne la mia bici e l’ho accompagnato in un centro commerciale per comprare un minimo di attrezzatura e abbigliamento tecnico, ma so come si sente». Male.

Il post su Facebook

Al punto da decidere di sponsorizzare un post su Facebook, con tanto di foto della bici rubata, sperando di trovare qualcuno che gli dia aiuto: «Per me è stato un brutto colpo perché questa bicicletta e tutto l’ equipaggiamento nelle 4 borse verdi avevano un grande valore sentimentale oltre che finanziario. Vi chiedo aiuto per trovarla con i suoi bagagli (fotocamera, Iphone, attrezzi da campeggio, vestiti, occhiali da vista e da sole ...) Offro una lauta ricompensa a chi mi aiuterà a trovare la mia bici e il mio materiale», scrive Etienne. Ma forse chi l’ha rubata neanche vede Facebook. Ed è già lontano. I francesi intanto sono ripartiti, dopo la tappa a Formia e Roma sono a Siena, diretti verso la Normandia, dove vivono e dove termineranno il loro viaggio su due ruote. Con la speranza che quella traccia digitale porti a un indizio, e non lasci loro l’amaro in bocca: «È brutto pensare che gli stereotipi sul Sud siano confermati da un episodio come questo: spero davvero che qualcuno lo aiuti a ritrovarla- conclude Langella- Quando ha dormito l’ultima notte da me, ha sognato di ritrovarla. Speriamo che accada».

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