Milano, 17 ottobre 2017 - 11:23

Italiani all’estero, nel 2016 partiti in 124mila. Via 50mila giovani (+23%)

Rapporto Migrantes: sono 5 milioni gli italiani residenti all’estero. Nel 2016 in «fuga» il 15,4% più dell’anno precedente. Quasi 40% ha tra 18 e 34 anni, +23,3% in un anno

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Continua e si rafforza la «fuga» degli italiani all’estero: nel 2016 ben 124.076 persone sono espatriate, in aumento del 15,4% rispetto al 2015. E ad aumentare sono soprattutto i giovani: oltre il 39% di chi ha lasciato l’Italia nell’ultimo anno, ben 48.600, ha tra i 18 e i 34 anni (+23,3%). Il 9,7% ha tra 50 e 64 anni e sono i «disoccupati senza speranza» rimasti senza lavoro. Dal 2006, la mobilità italiana è aumentata del 60,1%. È quanto emerge dal Rapporto Italiani nel Mondo 2017 della Fondazione Migrantes della Cei.

Famiglie e donne

Le partenze non sono individuali ma di «famiglia», intendendo sia il nucleo familiare più ristretto, ovvero quello che comprende i minori (oltre il 20%, di cui il 12,9% ha meno di 10 anni) sia la famiglia «allargata», quella cioè in cui i genitori - ormai oltre la soglia dei 65 anni - diventano «accompagnatori e sostenitori» del progetto migratorio dei figli (il 5,2% del totale). Le donne sono meno numerose in tutte le classi di età ad esclusione di quella degli over 85 anni (358 donne rispetto a 222 uomini): si tratta soprattutto di vedove che rispondono alla speranza di vita più lunga delle donne in generale rispetto agli uomini.

In Europa

Il continente prioritariamente scelto da chi ha spostato la sua residenza fuori dell’Italia nel corso del 2016 è stato quello europeo, seguito dall’America Settentrionale. Rispetto allo scorso anno, quando la Germania era stata la meta preferita, quest’anno il Regno Unito registra un primato assoluto tra tutte le destinazioni, seguito da Germania, Svizzera, Francia, Brasile e Usa.

Cinque milioni

Al 1° gennaio 2017 risultano iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) quasi 5 milioni di persone: per la precisione, 4.973.942. Costituiscono l’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data. Un numero che è costantemente aumentato negli anni (nel 2006 erano poco più di 3 milioni, +60,1%). La metà (50,1%) degli iscritti all’Aire viene dal sud, ma la Lombardia, con quasi 23 mila individui, si conferma la prima regione per partenze, seguita dal Veneto (11.611), dalla Sicilia (11.501), dal Lazio (11.114) e dal Piemonte (9.022). C’è però una regione che presenta un dato negativo, ed è il Friuli Venezia Giulia, da cui nell’ultimo anno sono partite 300 persone in meno (-7,3%).

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