18 gennaio 2018 - 07:31

Blitz polizia contro mafia cinese: sequestri, perquisizioni, 33 arresti

Operazione in corso in varie città e in Francia e Spagna. L’inchiesta è coordinata dalla Dda di Firenze. Sotto inchiesta il monopolio sui traffico merci in tutta Europa

Una volante del 113 in una foto di repertorio Una volante del 113 in una foto di repertorio
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Blitz della Polizia contro la mafia cinese: centinaia di agenti stanno eseguendo in varie città italiane e di paesi Ue 33 ordinanze di custodia cautelare in carcere e una serie di provvedimenti nei confronti di soggetti appartenenti, secondo le indagini, ad un’organizzazione mafiosa che agiva in Italia e in vari paesi europei. L’inchiesta verte sul monopolio in tutta Europa del traffico su strada di merci di origine cinese e l’egemonia nel campo della logistica, imposta attraverso il metodo mafioso ed alimentata dagli introiti provenienti dalle attività criminali tipiche della mafia cinese. L’indagine è coordinata dalla Dda di Firenze.

Le misure

Le misure sono scattate oltre che in Italia anche in Francia e Spagna, grazie alla collaborazione delle rispettive polizie. La lunga indagine condotta dalla Polizia avrebbe permesso di far luce sulle dinamiche della mafia cinese in Europa ma anche su ruoli e alleanze all’interno dell’organizzazione. Nel blitz che ha portato agli arresti di questa mattina sono stati impegnati gli uomini del Servizio centrale operativo (Sco), delle squadre mobili di Prato, Roma, Firenze, Milano, Padova e Pisa, dei reparti prevenzione crimine oltre a quelli dei reparti volo e cinofili. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma alle 11 in procura a Firenze alla quale parteciperanno il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho e il capo dello Sco Alessandro Giuliano.

L’inchiesta

Egemonia nel campo della logistica imposta con metodi mafiosi ed alimentata dagli introiti provenienti da attività criminali tipiche della malavita cinese come estorsione, usura, controllo del gioco d´azzardo, della prostituzione, dello spaccio di stupefacenti. L’organizzazione criminale, composta da soggetti originari dello Zhejiang e del Fujian, operava non solo in Italia ma in tutta Europa e ha affermato la propria supremazia assoggettando aziende di connazionali operanti nello stesso settore a Prato, Roma, Padova, Milano, Parigi, Neuss (Germania), Madrid attraverso la forza dell´intimidazione e della violenza. L´indagine ha portato a ripercorrere, anche sotto la luce del vincolo associativo, episodi violenti avvenuti a Prato e in altre province italiane, e a ricostruire le diverse responsabilità in ordine alla pianificazione dell´attività criminale.

Arresti e avvisi di garanzia

A seguito delle indagini, sono state indagate 54 persone, di cui 33 destinatarie di misura cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale, Alessandro Moneti, su richiesta della Procura della Repubblica DDA di Firenze per il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis) e altri reati, mentre altre 21 persone sono state indagate, in stato di libertà, e tra questi, 10 persone sempre per art. 416 bis e 11 persone per altri reati. A Prato sono presenti 25 indagati, 16 destinatari di misura e 9 indagati a piede libero. A Roma 10 indagati, 8 destinatari di misura e 2 indagati a piede libero, a Milano e Padova c´è una persona per provincia destinataria di misura, a Firenze 4 indagati in stato di libertà, a Pisa 3 indagati in stato di libertà. Si trovano già in carcere per altra causa tre persone destinatarie di misura cautelare, mentre una quarta persona già ristretta risulta solo indagata. Due misure cautelari sono in corso di esecuzione in Francia, a carico sempre di cittadini cinesi, mentre altre due persone sono indagate in stato di libertà. Gli ultimi due destinatari di misura cautelare si trovano infine, in questo momento in Cina. Sono stati anche disposti i sequestri preventivi di 8 società, 8 veicoli, due immobili e 61 tra conti correnti e deposito titoli, per un valore economico complessivo di alcuni milioni di euro.

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