30 marzo 2018 - 22:57

Papa Francesco: «Vergogna di aver perso la vergogna». 4,5 milioni di spettatori su Rai Uno per la via crucis

Oltre 20.000 fedeli al Colosseo per la celebrazione di Bergoglio, accolto dalla sindaca Raggi: «Stiamo lasciando ai giovani un mondo fratturato da guerre e divisioni»

di Gian Guido Vecchi

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La vergogna, il pentimento ma anche la speranza, «perché la tua Chiesa, santa e fatta da peccatori, continua, ancora oggi, nonostante tutti i tentativi di screditarla, a essere una luce che illumina, incoraggia, solleva e testimonia il tuo amore illimitato per l’umanità, un modello di altruismo, un’arca di salvezza e una fonte di certezza e di verità». Ventimila lumi rischiarano la notte intorno al Colosseo mentre Francesco, dal Colle Palatino, sillaba la sua preghiera alla fine della Via Crucis. E grande partecipazione anche su Rai1: la celebrazione, trasmessa in mondovisione, è stata seguita da 4 milioni e mezzo di persone con uno share del 19.1. Il Papa ha ascoltato assorto i testi delle stazioni che ha voluto affidare a quindici ragazzi tra i 16 e i 27 anni, nove dei quali studenti del liceo classico Albertelli di Roma, coordinati dal docente di religione Andrea Monda. Al pomeriggio, nell’ora della Passione, era rimasto a pregare a lungo, in silenzio, steso bocconi davanti all’altare della Basilica di San Pietro. Ed ora la preghiera finale di Francesco è uno sguardo rivolto al Crocifisso e ai crocifissi del nostro tempo.

La vergogna

La vergogna «per essere scappati dinanzi alla prova pur avendoti detto migliaia di volte: “anche se tutti ti lasciano, io non ti lascerò mai”»; la vergogna «di aver scelto Barabba e non te, il potere e non te, l’apparenza e non te, il dio denaro e non te, la mondanità e non l’eternità»; la vergogna «per averti tentato con la bocca e con il cuore, ogni volta che ci siamo trovati davanti a una prova, dicendoti: “se tu sei il messia, salvati e noi crederemo!”»; la vergogna «perché tante persone, e perfino alcuni tuoi ministri, si sono lasciati ingannare dall’ambizione e dalla vana gloria perdendo la loro dignità e il loro primo amore» e «perché le nostre generazioni stanno lasciando ai giovani un mondo fratturato dalle divisioni e dalle guerre, un mondo divorato dall’egoismo ove i giovani, i piccoli, i malati, gli anziani sono emarginati»; soprattutto, «la vergogna di aver perso la vergogna».

Il pentimento e la speranza

Di qui il pentimento: «Solo tu puoi salvarci dal male, solo tu puoi guarirci dalla nostra lebbra di odio, di egoismo, di superbia, di avidità, di vendetta, di cupidigia, di idolatria, solo tu puoi riabbracciarci ridonandoci la dignità filiale e gioire per il nostro rientro a casa, alla vita». E la speranza, perché «il tuo messaggio continua a ispirare, ancora oggi, tante persone e popoli a che solo il bene può sconfiggere il male e la cattiveria, solo il perdono può abbattere il rancore e la vendetta, solo l’abbraccio fraterno può disperdere l’ostilità e la paura dell’altro». Tanti giovani, prosegue Francesco, « continuano a consacrarti le loro vite divenendo esempi vivi di carità e di gratuità in questo nostro mondo divorato dalla logica del profitto e del facile guadagno». Tante missionarie e missionari «continuano a sfidare l’addormentata coscienza dell’umanità, rischiando la vita per servire te nei poveri, gli scartati, gli immigrati, gli invisibili, gli sfruttati, gli affamati e i carcerati». Dalla Croce, «frutto dell’avidità e codardia di tanti dottori della Legge e ipocriti, è scaturita la Risurrezione». L’invocazione conclusiva di Francesco richiama i due uomini crocifisso accanto a Gesù: «Aiutaci, Figlio dell’uomo, a spogliarci dall’arroganza del ladrone posto alla tua sinistra e dei miopi e dei corrotti, che hanno visto in te un’opportunità da sfruttare, un condannato da criticare, uno sconfitto da deridere, un’altra occasione per addossare sugli altri, e perfino su Dio, le proprie colpe. Ti chiediamo invece, Figlio di Dio, di immedesimarci col buon ladrone che ti ha guardato con occhi pieni di vergogna, di pentimento e di speranza; che, con gli occhi della fede, ha visto nella tua apparente sconfitta la divina vittoria e così si è inginocchiato dinanzi alla tua misericordia e con onestà ha derubato il paradiso»

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