Milano, 24 ottobre 2017 - 20:31

Ilva, polveri nell’aria a Taranto
La regione (e il Comune) impugnano il decreto del governo per l’Aia

Nebbia rossastra a Taranto. Le polveri dei minerali stoccati nei parchi della fabbrica sulle case. L’Arpa invita i cittadini a non uscire. Infuriato il governatore della regione Puglia, Emiliano: «Necessario avvio delle bonifiche»

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Nel cielo «una nebbia rossastra» provocata dalla dispersione dei minerali. Le polveri, stoccate nei parchi dell’Ilva, si sono riversate su Taranto a causa del forte vento. L’Arpa ha invitato i cittadini a «non aprire le finestre». La regione Puglia e il Comune hanno comunicato di voler impugnare il decreto per l’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, con la quale il governo ha definito una road map di interventi per la riqualificazione del sito. Il governatore, Michele Emiliano, rinviene la necessità dell’immediato avvio operativo delle bonifiche, che dovrebbero coinvolgere i nuovi acquirenti utilizzando anche i fondi sequestrati ai Riva.

Si riapre la trattativa sugli esuberi e i contratti. Il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, ha invitato i vertici di Arcelor Mittal (nella foto l’azionista Lakshmi Mittal) e i sindacati il 31 ottobre al dicastero. Il tavolo si è arenato per la volontà della cordata Am Investco di applicare il Jobs Act e di non riconoscere l’anzianità retributiva ai 10mila addetti che rimarranno nel perimetro.

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