6 marzo 2018 - 21:55

Harley Davidson contro i dazi di Trump: «Penalizzato il nostro export»

Trump ha cancellato una visita allo stabilimento di Milwaukee. L’India ha aumentato le tasse sulle importazioni di moto e auto di lusso. Anche per questo dal 2011 Harley ha iniziato ad assemblare moto in India

di Rita Querzé

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Il produttore delle mitiche motociclette americane Harley-Davidson è uscito allo scoperto. Sostenendo nero su bianco che le ritorsioni di altri Paesi — Europa in testa — rispetto ai dazi che Donald Trump vuole imporre su alluminio e acciaio potrebbero avere «un impatto notevole» sulle proprie vendite. La settimana scorsa, la Commissione europea ha minacciato dazi sulle importazioni delle moto simbolo degli Stati Uniti proprio per rispondere alla decisione di Trump di imporre costi in ingresso del 10% per l’alluminio e del 25% per l’acciaio prodotto fuori dagli Stati Uniti. A essere penalizzati, nelle intenzioni della Ue, potrebbero essere anche il bourbon Usa e i jeans Levi’s.

Harley in una nota ha fatto sapere di essere a favore del libero mercato e che i dazi voluti dal presidente americano faranno salire i costi della produzione di beni in alluminio o in acciaio. Come dire: l’industria Usa che non potrà fare a meno di importare alluminio e acciaio a maggior costo poi dovrà vendere i propri prodotti con una maggiorazione di prezzo. A febbraio Trump ha cancellato una vista allo stabilimento Harley di Milwaukee. Sulla decisione avrebbe influito il rischio di contestazioni. Da notare: l’India ha aumentato le tasse sulle importazioni di moto e auto di lusso. Anche per questo dal 2011 Harley ha iniziato ad assemblare moto in India. Proprio il fenomeno che Trump si propone di evitare, anche usando lo strumento dei dazi. Ieri a Wall Street il titolo Harley è sceso da 45,39 dollari a un minimo di 43,95 per poi recuperare nel pomeriggio.

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