17 gennaio 2018 - 19:32

Vitelli: il mondo è degli yacht giganti
Ecco i piani di Azimut-Benetti

Giovanna Vitelli, vicepresidente del gruppo di Avigliana: nel triennio lanceremo 18 modelli nuovi,13 nella linea Azimut Yachts e 5 per Benetti

Giovanna Vitelli, vice presidente di Azimut-Benetti Giovanna Vitelli, vice presidente di Azimut-Benetti
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I numeri già dicono tutto. «La nautica italiana è il principale produttore di megayachts al mondo. Insieme alla moda, al food e al design, siamo una voce importante del made in Italy di lusso». Giovanna Vitelli è vicepresidente di Azimut-Benetti, seconda generazione di uno dei maggiori cantieri italiani che nel 2015 ha aperto il capitale al fondo di Giovanni Tamburi (12%). Anche per il 2018 il gruppo torinese ha conquistato il vertice del Global Order Book , la classifica dei più grandi costruttori al mondo stilata dalla rivista Boat International.

Azimut-Benetti prevede un valore della produzione per l’anno nautico in corso pari a 800 milioni di euro, con una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente e 278 barche che usciranno dai cantieri di Avigliana (Torino), ai piedi delle Alpi, Savona, Viareggio, Livorno e Fano. Il primato di Azimut-Benetti è per la lunghezza complessiva di barche prodotte (2.840 metri). Il cantiere è anche l’unico italiano entrato nel mercato degli yacht giant , se si fa eccezione per il colosso Fincantieri: «Abbiamo consegnato un magayacht un anno fa, tre invece saranno pronti nel 2019».

L’apertura dell’anno nautico, che per Azimut Benetti comincia a settembre, ha confermato la crescita a due cifre: «Nel primo trimestre abbiamo registrato un +12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente — spiega Vitelli —. E l’80% del valore della produzione è già stato venduto per l’anno 2017-2018. La ripresa dell’economia europea e italiana si sente. In Europa il fatturato è cresciuto del 35% rispetto ai valori pre crisi e ora anche la Russia torna a farsi vedere, dopo la contrazione degli ultimi anni legata al crollo del prezzo del petrolio».

Il gruppo ha due anime, il marchio Azimut e lo storico brand Benetti, che firma barche in acciaio e alluminio fatte su misura per i clienti, con yacht dal valore che oscilla tra i 12 e i 15 milioni di euro. I mercati principali del gruppo per le barche sopra i 24 metri sono l’Europa e il Nord America, che si dividono alla pari il 50% della torta. Il Sud America vale il 33% e Azimut-Benetti lo presidia direttamente dal Brasile: «Quasi tutti i cantieri europei avevano aperto in Brasile — ricorda Vitelli — poi la crisi del Paese li ha portati ad andarsene. Noi invece siamo rimasti, abbiamo resistito e abbiamo deciso di usare lo stabilimento anche per produrre Verve, un’imbarcazione più piccola con motore fuori bordo destinata al mercato degli Stati Uniti. Siamo stati premiati, la crescita prevista in Brasile è superiore al 24%. Adesso stiamo valutando se far diventare l’investimento da tattico a strategico».

Nel triennio il gruppo destinerà circa 100 milioni allo sviluppo di nuovi prodotti: «Lanceremo in tutto 18 modelli nuovi — prosegue Vitelli — 13 nella linea Azimut Yachts e 5 per Benetti». La ricetta è sempre la stessa: ricerca tecnologica, design e stile che si traducono in un uso estensivo della fibra di carbonio, nell’efficienza dei motori e nella bellezza delle linee. Al salone nautico di Düsseldorf, che apre sabato, il gruppo sarà presente con sei barche e lancerà Azimut Atlantis 51 e Azimut Flybridge 55: «Esserci è importante — conclude Vitelli —. È il secondo salone europeo per importanza dopo Cannes ed è una delle porte per il mercato del Centro-Nord e dell’Est Europa».

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