31 gennaio 2018 - 23:09

Di Pietro: «Io non candidato dal Pd, perché avrei detto no all’inciucio»

L’ex magistrato di Mani pulite: in Molise avrei recuperato 8 punti ma il leader dem vuole solo yes man. E sullo scenario post elezioni: «Per Palazzo Chigi patto Renzi-Berlusconi»

di Monica Guerzoni

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«Pronto? Risponde l’associazione combattenti e reduci».
Renzi la lascia fuori dalle liste e lei, Antonio Di Pietro, ci ride su?
«Sto cercando il berretto da alpino».
Non è deluso?

«Guardi che mi hanno chiamato loro, mi hanno supplicato di candidarmi con il Pd in Molise. Fassino, Delrio, Emiliano, tutti in coro a pregarmi: “Antonio, candidati!”. Sono andato quattro volte al Nazareno».
E poi?

«Mi sono lasciato convincere dalle suppliche di Fassino e ho accettato di candidarmi, però sono stato chiaro».
Ha chiesto un posto blindato?

«No, ho detto pensateci bene, perché se il segretario fa l’inciucio con Berlusconi io voto contro». E così, il suo nome è sparito dalle liste. «Io sono la prova provata, la cartina di tornasole del fatto che si va verso un accordo tra Pd e Forza Italia».
Le dispiace che Renzi l’abbia definita «esponente di una cultura giustizialista che il Pd non ha mai apprezzato»?

«Preferisce un pregiudicato alla Berlusconi piuttosto che un giustizialista alla Di Pietro. Quando ha capito che mi sarei opposto all’inciucio, ha rinunciato a vincere in Molise».
Perché è così sicuro che avrebbe vinto?

«Io nella mia regione conto ancora un po’ e avrei potuto recuperare otto punti di svantaggio, arrivando al 30 per cento. Ma Renzi vuole tutti yes men».
Stato d’animo?

«Amareggiato, per la mia terra e per il Pd. Sono loro che hanno bisogno di me, non io di loro».
Perché non si è candidato con Liberi e uguali?

«Mi sono visto con Grasso e con Bersani, ma loro non hanno possibilità di vincere».
Che effetto le fa Prodi schierato per Renzi?

«Io, come Prodi, non ho capito la forzatura isolazionista di Leu. Volevo ricucire il rapporto tra i fratelli coltelli di centrosinistra, ma sono armati di masochismo puro».
Voterà per Renzi?

«Se Prodi mi dice tappiamoci il naso e votiamo Renzi gli rispondo no grazie. Voglio un centrosinistra che vada oltre Renzi».
Senza seggio cosa farà?

«Il mio lavoro di avvocato».
Chi andrà a Palazzo Chigi?

«E chi vuole che ci vada? Renzusconi».

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