28 marzo 2018 - 10:13

Home working e città sostenibili,
il futuro secondo Grillo

La proposta del garante M5S: lavoratori a casa «2 o 3 giorni alla settimana»

di Emanuele Buzzi

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«Chi lavora come impiegato passa dal computer di casa a quello dell’ufficio. Non ha senso. Potremmo far rimanere a casa questi dipendenti. Magari un po’ alla volta. Iniziando con 2 o 3 giorni alla settimana»: Beppe Grillo sul suo blog torna a parlare di lavoro e città sostenibili. E si schiera a favore dell’home working. «Secondo una ricerca effettuata da British Telecom, un operatore telefonico britannico, con i suoi 10mila lavoratori da casa, ha il 20% in più di resa rispetto a chi lavora in ufficio», sostiene. E ancora: «Per quanto riguarda l’Italia, i dati diffusi dall’Osservatorio Smart Working del politecnico di Milano, lavorare da casa aumenta la produttività mediamente del 25%, raggiungendo picchi del 50% in più».

Le strade di Roma

Il garante dei Cinque Stelle collega un eventuale cambiamento, una svolta a favore dell’home working con un miglioramento della qualità della vita nelle città. «Immaginate con un cambiamento così semplice cosa accadrebbe dal giorno dopo: meno traffico, meno inquinamento e quindi meno spese per la manutenzione e la sanità, cittadini più tranquilli e felici», scrive Grillo dopo aver ricordato che «oggi Roma è la 13esima città più trafficata al mondo (Milano è al 50esimo posto, Napoli 53, Torino 104), in media un cittadino romano passa 4 giorni e 4 notti ogni anno nel traffico» e che «Roma per esempio spende più di 230 milioni all’anno solo per la manutenzione stradale e sue infrastrutture».

Il futuro

Il garante poi sposta l’obiettivo sul modello di città del futuro. «Le nostre città sono costruite intorno alle strade, strade pensate per lavori e stili di vita di un secolo fa», afferma. E si domanda: «Perché non usare poi di più le gambe e le biciclette? Questa è una funzione delle nuove città che dovremmo costruire. In città di questo tipo i mezzi pubblici potrebbero viaggiare tranquillamente».

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