1 marzo 2018 - 18:41

#Italia18, Matteo Salvini: «Se la Lega prende più voti, Mattarella mi dia l’incarico»

«Via le vecchie accise sulla benzina al primo consiglio dei ministri» dice il leader della Lega. «Il governo di scopo no, non mi interessa fare il ministro per un quarto d’ora. Berlusconi? Con lui servono quattro occhi»

di Carlotta De Leo

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«Conto di essere al governo la prossima settimana: non vedo l’ora di fare quello che ho promesso in questa campagna elettorale che mi ha dato grandi soddisfazioni» dice Matteo Salvini ospite di #Italia18. Il leader della Lega aggiunge di escludere categoricamente ogni accordo con Pd o Cinque Stelle per un governo di scopo qualora dalle urne non emergesse una maggioranza netta: «O si vince o niente: No, non sono interessato a fare ministro per un quarto d’ora».

L’incarico di Mattarella

Nel caso invece che vincesse il centrodestra, e la Lega fosse il primo partito del suo schieramento, si aspetta l’incarico di Mattarella? «Così dovrebbe essere in democrazia - risponde Salvini - Il capo dello Stato dovrà scegliere di far formare l’esecutivo a chi prende un voto in più: se qualcuno vuole Tajani presidente del Consiglio voterà Berlusconi, se preferisce le idee e la forza della Lega sceglierà Salvini. Molto semplice». E quale sarebbe la prima cosa da fare dopo l’incarico? «Abolire le sette accise più vecchie sulla benzina, quelle per finanziare la ricostruzione del Belice, del Vajont e per la guerra in Etiopia che mi risulta sia finita da tempo. Recupereremo così 10 centesimi sul prezzo del carburante. Non è tanto, lo so. Ma è un buon inizio».

Priorità al lavoro

E quali saranno le priorità una volta al governo? «Abolire la Fornero non solo si può, ma si deve. Così come si devono abbassare le tasse. Ma ho ben chiara che la priorità di tutti è il lavoro: i dati Istat dimostrano che aumenta la precarietà e torna a salire la disoccupazione. E poi si stupiscono se gli italiani fanno meno figli ...- dice Salvini - Io voglio che il lavoro torni ad essere lavoro vero. E abbassare le tasse è l’unico modo per far sì che le aziende tornino ad assumere, non mese per mese, ma con un contratto che ti permetta di costruirti un futuro».

Cancellare la Fornero

Si può davvero cancellare la legge Fornero come lei ripete da tanto tempo? «Sì, entro l’anno. Non dico certo che basteranno 15 giorni per abolirla. La via migliore sarebbe proporre al Parlamento l’abolizione, ma se la tirassero per le lunghe, ci deve pensare il governo» risponde. E qual è la vostra proposta per le pensioni? «La soglia per andare in pensione sono 41 anni di versamenti o la cosiddetta quota cento (la somma tra età e contributi). E il bello qual è? Apriremo il mercato ai giovani - dice il leader della Lega -E voi mi direte: dove trovate i soldi? Liberando enormi energie. Col sistema di adesso stiamo perdendo tanti ragazzi che se ne vanno all’estero, perché il mercato del lavoro è chiuso. Se la gente lavora compra e paga le tasse. Altrimenti no».

L’Europa e Junker

Chi ha paura di Salvini premier? «Sicuramente qualche euroburocrate, qualche speculatore e qualche banchiere che ha rovinato il risparmiatori italiani. Ma la grande maggioranza dei cittadini italiani non ha da temere, anzi. Se noi abbassiamo le tasse, molte aziende torneranno a investire in Italia perché è più bella della Romania, della Bulgaria e della Slovacchia . Qui da noi si vive meglio, con tutto il rispetto». E Junker per chi fa il tifo in queste elezioni? «Junker tifa per l’inciucio, per i minestroni alla tedesca, per i governi più deboli perché così poi decidono tutto a Bruxelles - risponde - Qualcuno dice Più Europa. Io dico, no più Italia. La direttiva sulle banche è stata una fregatura, la Bolkenstein è stata una fregatura. E ora rischiamo di arrivare 90mila tonnellate di carne bovina agli ormoni dal Sud America... Non sono euroscettico o sovranista, ma difendo l’agricoltura italiana».

Governissimo e Berlusconi

Non ha paura di un «tradimento», che berlusconi alla fine arrivi a un accordo per il governissimo? «No. Tutto il centrodestra, oltre al programma, non potrà fare altro: perché gli italiani voteranno in maniera chiara. Nessuno vorrà inventarsi robe strane con Renzi, Di Maio o con Boldrini - risponde Salvini -. Gli italiani ci daranno in mano il Paese per cinque anni e poi ci giudicheranno». E poi aggiunge: «Con Berlusconi, però, bisogna stare sempre vigili. Ci vogliono quattro occhi».

«Non torneranno né il fascismo nè il comunismo»

In questa campagna elettorale, «surreale» secondo Salvini, «si è parlato troppo di fascismo. Di queste manifestazioni antifasciste quando non ci sono i fascisti. Non torneranno né il fascismo, nè il comunismo, fortunatamente». Un’ultima domanda: da premier parteciperebbe ai festeggiamenti per il 25 aprile? «Sì, certo. Sarà mio dovere essere presente. Una data importante, troppo colorata di rosso. L’occupazione con le falci e i martelli di una ricorrenza che dovrebbe essere di tutti gli italiani mi dà fastidio».

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