6 marzo 2018 - 22:59

M5S: da Spadafora a Carelli, la nuova stanza dei bottoni per governare

Venerdì a Roma la prima riunione dei nuovi eletti in Parlamento

di Emanuele Buzzi

Da in alto a sinistra, in senso orario: Vincenzo Spadafora, Lorenzo Fioramonti , Emilio Carelli e Stefano Buffagni Da in alto a sinistra, in senso orario: Vincenzo Spadafora, Lorenzo Fioramonti , Emilio Carelli e Stefano Buffagni
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Una pioggia di parlamentari — tra 335 e 340 per Camera e Senato considerando anche i risultati (non ancora definitivi) della circoscrizione estero —: il Movimento li riunirà venerdì pomeriggio all’Hotel Parco dei Principi a Roma. Tre quarti della nuova truppa è alla prima esperienza nei palazzi della capitale, ma alcuni di loro sono già pronti per approdare nell’«inner circle» pentastellato. Diversi i motivi che li spingono alla ribalta del nuovo gotha Cinque Stelle. Anzitutto ci sono i big candidati nei collegi uninominali, personalità come Emilio Carelli, Gianluigi Paragone Elio Lannutti o Gregorio De Falco, su cui il Movimento ha puntato molto nella campagna elettorale e che ormai da tempo hanno intessuto rapporti stretti con i Cinque Stelle e con il leader Luigi Di Maio.

Il «regista» Spadafora

Un ruolo centrale lo avranno anche gli esponenti dell’ala pragmatica che da tempo hanno affiancato il capo politico. I nomi di punta sono in questo caso quelli di Vincenzo Spadafora, braccio destro di Di Maio e ora al suo fianco anche a Montecitorio. Spadafora, eletto nel collegio uninominale di Casoria, è già da tempo il «regista» della rete di contatti del candidato premier del Movimento. E riesce in Parlamento a rientrare per il rotto della cuffia anche un altro big dell’ala governista: Stefano Buffagni, sempre al fianco di Di Maio nella sua campagna del Nord. E proprio questo potrebbe essere il ruolo — quello di ponte, di volto del settentrione in un Movimento che è sbilanciato numericamente verso Sud — per il neodeputato lombardo (che su Facebook annuncia l’elezione con una foto che sullo sfondo ritrae Sergio Mattarella).

La missione del sindaco «storico»

Il nuovo gruppo avrà un impatto forte soprattutto a Montecitorio. Si ingrossano le prime linee anche con tasselli noti soprattutto a livello locale. È il caso di Alvise Maniero, ex sindaco di Mira, uno dei primi sindaci della storia Cinque Stelle molto legato al gruppo «storico» dei pentastellati. Al Senato, invece, importante sarà il ruolo di Lorenzo Fioramonti, indicato anche come ministro dello Sviluppo economico in un eventuale governo Cinque Stelle. Ministro o senatore, Fioramonti ormai — specie dopo il viaggio a Londra per incontrare con Di Maio gli investitori internazionali — è considerato uno dei principali consiglieri economici. E una new entry importante a Palazzo Madama potrebbe essere Mattia Crucioli, che a Genova all’uninominale ha battuto il ministro Roberta Pinotti e l’ex presidente della provincia di Savona Angelo Vaccarezza. Crucioli, considerato vicino al gruppo ligure guidato da Alice Salvatore, è un avvocato che ha combattuto diverse battaglie dei pentastellati.

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